#Italia18/Il futuro può costruirlo solo la sinistra

di Camilla Groppo
– In occasione del nostro secondo articolo di #Italia18, ci spostiamo verso sinistra per capire meglio la novità di queste elezioni: il partito “Potere al Popolo”. 

Alessandro, classe ’98 e studente di giurisprudenza a Bologna ci spiega perché, secondo lui, questo movimento potrebbe essere la soluzione.
Per chi voterai alle elezioni e perché?
Ti dirò, non ho ancora deciso con precisione il partito che voterò. I miei ideali sono e saranno sempre tendenti alla sinistra, ma quella che c’è oggi, è qualcosa di ben lontano da quel che dovrebbe essere. Alla fine credo che voterò Potere al Popolo, anche se sono ancora indeciso rispetto al Partito Democratico, perché trovo che siano persone veramente impegnate per la società. Non a parole, ma da anni con i fatti sostengono decine di famiglie immigrate e non. Nonostante tutto, questo voto, per vari motivi, lo darò con qualche riserva in quanto, pur di non lasciar vincere M5S e centro destra, sarei capace di darlo anche ad una lista affiliata al PD.
Ci sono riforme in particolare dell’attuale governo che ti hanno colpito?
Beh la buona scuola in primis mi ha colpito, ma in negativo. Non tanto per i principi espressi all’interno di essa (che quelli sono opinabili), ma per esempio per l’aumento del potere decisionale dei presidi. Ritengo che l’errore madornale della buona scuola sia stato quello di non aver previsto la formazione di istituti e servizi a garanzia di quei principi. Cioè, dei metodi per assicurarsi che i presidi nell’alternanza scuola lavoro non facciano appalti assurdi con aziende da cui i ragazzi non hanno nulla da imparare, controlli sulle scelte dei presidi in generale, per non parlare della valutazione dell’ esame di stato. Per il resto non è una brutta riforma, solo che le incongruenze al suo interno sono troppo grandi. L’alternanza scuola-lavoro è giusta, ma in determinati modi, non così.
Cambio argomento e ti chiedo se pensi che il leader del partito che per cui voterai rappresenti a pieno l’ideologia del partito.
Se dovessi votare Potere al popolo dico di sì, se invece dovessi votare PD dico di no.
Come mai questa distinzione? Cosa non ti convince in Matteo Renzi?
Renzi è un bel personaggio, certo rivedibile, ma sicuramente una novità della nostra politica. Ha voglia di fare, ma sicuramente non è un uomo di sinistra (come gli ideali dell’intervistato n.d.r.). È un liberale, un europeista, ma non un uomo di sinistra.
Se dovessi spiegare a un tuo coetaneo perché è importante votare e soprattutto capire per chi votare, cosa gli diresti?
Gli chiederei se è sempre soddisfatto della sua vita, di quello che fa, di quello che la sua città gli offre, di quello che immagina essere il suo futuro e dopo gli direi che se non va a votare, qualsiasi cosa di cui lui è insoddisfatto, rimarrà uguale. Perché il cambiamento parte da cose piccole come mettere una croce su un foglio.
Tre aggettivi per descrivere Potere al Popolo?
Volenteroso, concreto e giovane.