Il web che utilizziamo quotidianamente, per cercare informazioni, per svolgere ricerche o semplicemente per giocare, rappresenta solamente il 4 % di tutta la rete. Da cosa è quindi composto il resto del World Wide Web? Il Deep Web, così viene chiamato il 96 % mancante, è l’insieme delle sezioni di Internet inaccessibili ai più comuni motori di ricerca, e si divide in diversi livelli. I primi livelli sono, per così dire, i più semplici e vi si può entrare senza particolari abilità o strumenti; una volta sorpassati, però, si inizia a fare sul serio. Ai livelli successivi possono accedere solamente persone con una spiccata conoscenza della rete, si aggirano infatti hacker, assieme a trafficanti di droga, contrabbandieri di armi e, ultimi, ma non meno importanti, rivenditori di materiale pedo-pornografico. Esistono inoltre veri e propri siti specializzati, negozi virtuali con il solo scopo della vendita illegale. I pagamenti vengono effettuati attraverso Bitcoin, la moneta digitale, successivamente convertita in denaro, mentre le spedizioni avvengono tramite pacchi anonimi. Secondo una stima effettuata, uno dei siti più conosciuti e redditizi nell’ambito del Deep Web avrebbe generato transazioni finanziarie per il valore di 1.2 miliardi di dollari in solamente due anni, guadagnando circa 80 milioni di dollari in commissioni. Esiste quindi un reale mercato, un vero mondo sommerso che solo pochi conoscono e riescono a decifrare, immergendosi nelle oscurità del web. Quanto, ma soprattutto cosa sappiamo realmente a riguardo? Quanto può essere pericoloso il mondo del Deep Web?  Le domande sono molte, l’unica vera certezza che abbiamo è che non si tratta di un gioco, perciò è meglio non scherzare con ciò che risulta essere più grande di noi, un mondo dove l’ambiguità è la costante e l’illegalità il marchio di fabbrica.

Andrea