La vera sfida è continuare ad essere umani anche dopo il Natale

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di Elisa

Il Natale lentamente se ne va. Passa il periodo che dovrebbe essere caratterizzato da luci, decorazioni, regali e allegria. La maggior parte delle persone non vede l’ora che arrivi questo momento dell’anno perché ci si può dimenticare, almeno per qualche giorno, del fardello dei problemi e delle difficoltà quotidiane. Quest’anno però la letizia tipica del Natale ha rischiato di essere surclassata dal dolore, un dolore che non ha ancora avuto il tempo di essere assorbito o che ha appena cominciato a diffondersi, un dolore che è figlio diretto del terrore. Infatti sicuramente i francesi non si sono ancora dimenticati dell’attacco a Parigi e gli abitanti del Mississippi (USA) probabilmente si sono appena resi conto che il tornado che li ha recentemente investiti farà loro passare una stagione particolarmente difficile. Ci sarebbero tantissimi altri esempi da nominare per far capire che il periodo natalizio non è sempre “tutto rose e fiori” e non sarebbe neanche necessario uscire dalla propria città per portarne alcuni. Nonostante il dolore sia una parola sempre presente nella vita di tutti, il tempo delle feste è stato finalizzato dalla nostra società a portare un po’ di speranza, gioia e magari anche un po’ di generosità nelle case. La dimostrazione di ciò sta anche nel fatto che, nonostante la crisi, in Italia il cenone di Natale si è sempre comunque fatto, benché le possibilità economiche non fossero tante; tutti i genitori, poi, hanno sempre cercato in questi anni di far arrivare babbo natale nonostante che i regali, purtroppo, stiano diventano sempre più costosi. 
Il Natale dà la possibilità a tutti di tirare fuori il proprio lato migliore, esattamente come successe a Ebenezer Scrooge, l’egoista protagonista del celebre “Canto di Natale” di Charles Dickens. Chiunque può essere generoso in questo periodo: anche se non si è ricchi, si possono fare opere buone per aiutare, ognuno con le proprie possibilità, le persone più bisognose perché il natale aiuta anche a ricordare che ci sarà sempre qualcuno che è più in difficoltà di noi, qualcuno che ha davvero bisogno di aiuto. 
Le feste sono quindi un monito per non dimenticare che, nonostante le difficoltà, si può fare comunque un gesto generoso. La vera sfida però è essere mantenere questo livello di umanità e di apertura all’altro anche durante il resto dell’anno: riusciranno gli uomini a custodire la speranza anche al di là di ogni Natale?

 

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