MATURITA’ 2021/Regna l’incertezza

Quest’anno la notte prima dell’esame rischiava di diventare una notte quasi infinita, infatti sembrava poter durare ben sei mesi perché sulla maturità 2021, in Italia, era buio totale. In questi giorni, però, si è iniziato seriamente a parlare di maturità e sono attese le prime indicazioni ufficiali.

Maxi orale o unica prova scritta con orale?

Una decisione ufficiale ancora non è stata presa. Per ora si parla di due ipotesi principali su cui si discuterà anche con gli studenti. La prima ricalca la maturità 2020: una sola prova orale in presenza davanti a una commissione di docenti interni, con il presidente esterno. Un “format” già sperimentato e che ha avuto riscontri piuttosto positivi un anno fa sia fra gli studenti sia fra i docenti. La seconda opzione sul tavolo del ministro dell’istruzione Lucia Azzolina è, invece, una maturità pseudo-normale composta da una sola prova scritta e dal colloquio orale.

Invalsi e alternanza non obbligatori

Come lo scorso anno, alternanza scuola-lavoro e prove Invalsi non dovrebbero essere requisito di ammissione agli esami. Sull’alternanza pesa anche la difficoltà di molti istituti a organizzare percorsi per gli studenti, senza utilizzare troppe ore di lezione. Sull’Invalsi, la partita è più delicata e strettamente legata alla necessità di valutare gli apprendimenti dei ragazzi. Un possibile compromesso potrebbe essere quello di non rendere l’Invalsi obbligatorio ai fini della maturità, ma di far svolgere comunque le prove in vista dei recuperi degli apprendimenti.

Incertezza di studenti e professori

L’inevitabile ansia e agitazione che porta la maturità anche nello studente più calmo e preparato, quest’anno, così come il precedente, è aggravato dall’incertezza e dalla rabbia che regna sovrana. Gli studenti non sanno ancora come saranno chiamati a svolgere il loro esame e i professori non sanno come prepararli e consigliarli.

Tanti studenti considerano l’esame di maturità non solo come un traguardo in cui mostrare la propria crescita culturale, ma anche, e soprattutto, come un modo in cui mettersi in gioco, mostrare orgoglio, serietà e crescita umana, evidenziando le speranze per quel futuro che si sta aprendo davanti ai loro occhi e le scelte che determineranno ciò che vogliono diventare.

Mentre nelle scuole i presidi confermano che sarebbe possibile svolgere, oltre all’orale, un’unica prova scritta, e gli studenti favoriscono il maxi orale, al Governo ci sono sempre meno punti di riferimento e sempre più punti interrogativi.