SCOMPARSA/Colui che emulò Mattia Pascal

È possibile fuggire senza lasciare tracce? Si può inscenare la propria morte senza essere scoperti? La risposta a questo scenario pirandelliano ce la può dare Adamo Guerra. L’ uomo si è infatti improvvisato Mattia Pascal quando nel 2013 si è allontanato da amici e familiari, scomparendo dalle loro vite, lasciando una lettera in cui annunciava il suicidio ma in realtà si era nascosto a Patrasso, città della Grecia, a nord-ovest del Peloponneso. È riuscito a rimanere nell’ombra per dieci anni ma la trasmissione “Chi l’ha visto” l’ha ritrovato pochi giorni fa.

Cos’è successo?

Tutto inizia nel luglio del 2013 quando Adamo Guerra, gestore di un negozio di casalinghi nel centro storico di Lugo, in provincia di Ravenna, lascia sua moglie, Rafaella Borghi, e le sue due figlie per fingere il suo suicidio. Adamo Guerra si era separato dalla moglie ed era andato a vivere ad Imola. Dopo aver passato tre giorni con le sue figlie, sparisce nel nulla. Inizialmente la Borghi non si preoccupa visto che le loro telefonate non erano quotidiane ma giovedì 11 luglio le arriva una telefonata dai carabinieri, che le dicono che il suo ex marito era scomparso. I genitori dell’uomo avevano trovato delle lettere sul tavolo della cucina che comunicavano che aveva un debito pericoloso e che l’unico modo per salvare la sua famiglia era morire.                                                                  

Con le indagini si scoprì che aveva comprato un biglietto di sola andata per Patrasso. Erano poi stati ritrovati in mare i suoi vestiti e la sua macchina parcheggiata ad Ancona. Si sospettava che si fosse buttato da un traghetto.

Dopo anni di silenzio, Raffaella decide di chiedere il divorzio. Il suo avvocato la coglie con la notizia che Adamo Guerra non era morto, ma bensì vivo: aveva fatto richiesta nel 2022 all’AIRE ( Anagrafe degli italiani residenti all’estero) di essere un cittadino italiano residente in Grecia.

La reazione e gli sviluppi

È così che Raffaella, nella puntata del 20 settembre di “Chi l’ha visto?”, ascolta le parole dell’ex marito. Guerra è stato raggiunto da Francesco Paolo Del Re e, non accorgendosi subito di avere un giornalista ha confermato: “Sì, sono io, Adamo”. Subito dopo si è alterato, intimando al reporter di andarsene. “Facciamo che non mi avete mai trovato”. Per una donna che ha aspettato e lottato 10 anni questa è stata la proverbiale goccia che ha fatto traboccare il vaso. Per quanto ormai sia comune il divorzio, lasciare a una madre il peso, non solo quello economico di due figlie minorenni, ma anche quello emotivo di riuscire ad affrontare la morte di una persona cara e le indagini che ne sono seguite, è inumano. “Non è un uomo, non è un padre” è stata l’affermazione di Raffaella. 

Da allora si sono però aggiunti degli sviluppi. È stato infatti rivelato che la donna era a conoscenza del fatto che il marito era vivo e vegeto in Grecia dal 2016. In seguito a indagini internazionali, infatti, la polizia aveva trovato l’uomo in un’altra città e aveva avvisato i genitori e l’ex moglie che lo aveva poi denunciato. È giusto quindi dire che la Borghi era sbalordita, più che dalla notizia vera e propria, dalla reazione brusca. Infatti aveva già fatto richiesta, nel 2019 e nel 2021 al consolato italiano ad Atene per confermare la presenza del “fuggitivo” in Grecia, senza però ottenere risposte positive. Sempre nel 2019 era stato fermato il processo avviato con la denuncia del 2016, per irreperibilità dell’ imputato.

Adesso Guerra deve ripagare gli arretrati per il mantenimento delle figlie, che con la madre ritenteranno la causa nel gennaio 2024, ed inoltre sarà processato in Italia .

Se Adamo Guerra è il fu Mattia Pascal allora Raffaella Borghi è Penelope, che come l’eroina epica ha aspettato dieci anni che Odisseo facesse ritorno a casa sperando fosse vivo, pur con risultati ben diversi.