TAMPON TAX/Non sono solo assorbenti

Dal 1 gennaio 2021, con l’uscita definitiva dall’UE il 31 dicembre 2020, è stata abolita la tassa del 5% sugli assorbenti: è stato stimato che l’abolizione della tassa Vat, l’Iva britannica, farà risparmiare alle donne quasi 40 sterline nel corso della propria vita.

Sentendo questa notizia, parte della popolazione femminile italiana si starà chiedendo perché l’Italia non abbia ancora preso nessun provvedimento a riguardo: sono 15 milioni le donne in età fertile in Italia, eppure gli assorbenti continuano a essere tassati al 22%, ossia come un bene di lusso.

Nel 2019 è stato approvato che l’Iva venisse ridotta al 5%, ma solo sugli assorbenti compostabili, una sottocategoria di assorbenti biodegradabili, o lavabili; invece la proposta di abbassare l’Iva sugli assorbenti dal 22% al 10% dell’oggi deputata Pd Laura Boldrini è stata bocciata dalla commissione Finanze della Camera perché considerata inammissibile.

Ma non siamo l’unico paese ad affrontare una situazione del genere: quasi la metà degli stati membri dell’UE continua infatti ad applicare agli assorbenti la stessa Iva prevista per i gioielli, il vino, la birra e le sigarette.

Nasce quindi in Germania l’idea geniale dei Tampon Book per aggirare la tassazione: visto che i libri in Germania sono tassati al 7%, ne è stato creato uno, tradotto anche in lingua inglese, che costa poco più di 3 euro e, oltre a 15 assorbenti organici, contiene 46 pagine che raccontano storie divertenti e sorprendenti sulle mestruazioni, dall’antichità ai giorni nostri.

Ma perché dare la priorità a un argomento del genere durante una pandemia?

Le donne sono state particolarmente penalizzate dalla crisi provocata dal CoVid-19, in termini sia economici che occupazionali: paragonando il secondo trimestre del 2020 con lo stesso periodo dell’anno prima si registrano 470.000 occupate in meno.

La stessa Boldrini ha affermato che “In un momento così delicato il Parlamento a un certo punto deve dare un segnale di attenzione alle donne italiane. Certamente non solo, ma anche attraverso l’abbassamento dell’Iva su tutti i prodotti igienici femminili”.