Trump, la Siria e Assad: da che parte stare?

di Valentino Ferrari

– Tutto il mondo è rimasto sconvolto da ciò che ha fatto Donald Trump in Siria. In seguito all’accaduto ,si sono venute a creare varie opinioni riguardo a come giudicare l’azione del Presidente Americano. Dunque, la domanda sorge spontanea: da che parte stare?

Rivediamo un attimo dall’inizio

Un ospedale dopo l’attacco chimico

Questa vicenda ha inizio il 4 aprile, giorno in cui il dittatore siriano Bashar al’Assad ha condotto un attacco chimico nella provincia siriana di Idlib, provocando la morte di 74 persone, la maggior parte dei quali civili e anche molti bambini. Molte sono le organizzazioni internazionali che hanno condannato l’attacco di Assad, come l’ONU, immobilizzata tuttavia dalla volontà della Russia, alleata con Assad. Secondo molti media, non sarebbe la prima volta che Assad ha compiuto attacchi chimici contro i ribelli. I testimoni hanno affermato che non si sarebbe trattato di un attacco col cloro – molto usato da Assad – ma di un attacco con il gas sarin, un gas che agisce molto più rapidamente. I sintomi sono difficoltà respiratorie, schiuma alla bocca, vomito e pupille ridotte a puntino.

La risposta di Trump

A seguito del bombardamento chimico di Assad, nella notte tra il 6 e il 7 aprile, gli Stati Uniti lanciano 59 missili contro la base siriana dalla quale è partito il bombardamento chimico, distruggendola completamente.

Le reazioni internazionali

Dopo questo inaspettato bombardamento condotto da Trump, ci sono state varie opinioni al riguardo: c’è chi ha condannato il gesto, come il presidente della Russia Vladimir Putin, alleato di Assad. Anche molti sostenitori di Trump in giro per il mondo non hanno appoggiato l’attacco, come Matteo Salvini, che ha considerato il gesto “un regalo all’ISIS”. Tuttavia, la maggioranza dei paesi ha appoggiato ciò che ha fatto Trump, come il Regno Unito, Francia, Germania, Italia, Israele, Turchia, Arabia Saudita, Giappone e Nuova Zelanda. “L’azione che ha fatto Trump è una risposta motivata a un crimine di guerra”, ha dichiarato il premier italiano Paolo Gentiloni. Una posizione è stata assunta dalla Cina, che ha chiesto di evitare l’uso della forza.

Da che parte stare?

Se io chiedessi a qualcuno se preferisse Hitler o Stalin, sicuramente non saprebbe rispondere. Anche in questo caso è molto difficile sapere in che posizione stare. Da un lato, si può dire che Trump ha fatto bene a bombardare la base dove è partito il bombardamento chimico, poiché le armi chimiche sono un reato sancito dalle convenzioni dell’ONU. Tuttavia, dall’altro lato, c’è la paura di possibili ritorsioni da parte della Siria, con il rischio di dare inizio a una vera e propria “terza guerra mondiale”. Sicuramente, una cosa è certa, cioè che Assad ha fatto male a usare armi chimiche, ed è un crimine dell’umanità uccidere delle persone utilizzando gas chimici. Tuttavia, l’uso della forza non risolve nulla. Quindi, la domanda è:”Pensi che Trump abbia fatto bene a bombardare la Siria o è sbagliato?”.

Trump, la Siria e Assad: da che parte stare?

#ZainoinSpalla/Berlino