VENEZUELA/Spari contro l’opposizione

di Sara Carminati e Sibora Muca

– Il Venezuela, un tempo lo Stato più ricco del Sud America, sta attraversando dal 2014 una crisi di tipo economico, istituzionale e sociale. Una delle cause è sicuramente il crollo del prezzo del petrolio, siccome la nazione contava sull’esportazione del greggio per garantirsi le entrate necessarie in grado di dare ai cittadini una vita dignitosa. La situazione non è stata gestita al meglio, per usare un eufemismo, dal presidente Nicolas Maduro, causando così continui scontri interni. Il caos scoppia quando Maduro decide di rispondere violentemente alle proteste dei cittadini, autorizzando la polizia a sparare contro la folla ad altezza d’uomo.

 

EMERGENZA UMANITARIA

Al paese sono rimasti gli ultimi 10 miliardi di dollari: sicuramente una cifra ingente ai nostri occhi, ma effimera se pensiamo che è meno di ciò che l’America ha speso in film a luci rosse l’anno scorso. Negli ultimi anni milioni di venezuelani sono stati costretti ad abbandonare il proprio paese a causa della totale mancanza di denaro, dei prezzi aumentati a dismisura e quindi della fame.

 

PROBLEMI CHE SI SOMMANO

Il paese ha perso il 10% della popolazione negli ultimi quattro anni. Le persone rimaste devono combattere ogni giorno per la propria vita, messa a rischio anche dalla mancanza di medicinali e dalla mortalità infantile in forte aumento. Proprio per questo motivo molti cittadini non possono permettersi di comprare cibo a causa dell’inflazione che incombe sul paese. I supermercati sono a corto di beni di prima necessità e molte persone hanno cominciato a consumare cibo per animali, più economico e più facilmente reperibile. Purtroppo in Venezuela è presente anche una grande criminalità, causata appunto dai violenti scontri tra opposizione e forze governative. Nel 2017 si sono registrati 30 mila omicidi e 400 denunce all’anno di sequestri di persona con il fine di ricatto.

 

LA PROVOCAZIONE PER TUTTI

Il Venezuela non è dietro l’angolo, ma – a giudicare da queste cifre e da questi dati – in questo momento mette a tema qualcosa che ci riguarda tutti: che tipo di società e di democrazia desideriamo essere. Con i fatti, più che con le parole.