Darsena/il primo passo verso il mio futuro

di Matilde Di Chiara

– La mia scelta universitaria :stage alternanza scuola-lavoro presso la sede della facoltà di economia di Genova,la Darsena

 

È sempre difficile scegliere. Ancor di più se la scelta determinerà il tuo futuro. Ancor di più quando hai 18 anni,un mondo che ti aspetta,mille progetti per la testa, così tanti da assomigliare a flusso indistinto, materiale dalla struttura vetrosa in cui i vari cristalli (i tuoi piani) non sono distinguibili gli uni degli altri,finiscono per confondersi gli uni con gli altri.Così questo fiume di idee alla fine semplicemente ti confondono. A questo punto cosa fare? Non so dirvi quale sia la formula migliore,il percorso più canonicamente intrapreso, inflazionato :incontri con tutor,test attitudinali,openday fuori sede open day in ateneo..dove a parlare sono sempre  persone super convinte delle loro scelte che raccontano a noi ,future matricole ,un posto in cui tutte le tue aspirazioni  si realizzeranno ,nel tentativo di strappare un’altra iscrizione che aumenti il punteggio dell’università nella classifica Censis.Non sono stati nel mio caso i desideri di gloria o qualche discorso denso di pathos a condurmi alla scelta universitaria ,quanto più motivazioni pratiche,reali.Credo infatti  che qualsiasi percorso di studio abbia degli alti e dei bassi,dei momenti in cui i piani ,velati da una sana utopia giovanile di un futuro ‘’in grande’’degli inizi, si perdono, e penso che proprio in quei momenti ,per decidere di continuare, serva una motivazione piu profonda.La mia scelta,elaborata la scorsa estate nel corso di alcuni giorni trascorsi alla sede della Darsena della facoltà di economia e commercio,ha un che di banale.La parola economia e risaputo rimandi subito ai luoghi comuni del ‘’la facoltà per chi non sa cosa fare’’,’’studiare economia,ah vedrai una passeggiata’’..’’ah ,alla fine hai scelto quello che studia Marco,Rita ,Giorgio,Sara,ecc..’’,rimanda a quelle frasi che bastano a timbrarti come qualcuno dalla poca fantasia,senza grandi sogni.Al contrario penso però che ,le mie motivazioni ,rendano ,anche la mia scelta, un sogno. La mia motivazione principe sono le mie radici.Erano circa gli anni ’30 quando Arturo,il papà del mio nonno apriva in Rolecca ,il centro storico della cittadina sul mare in cui sono nata,una falagnameria.Li tra una nascita e l’altra,Arturo dava vita a piccole meraviglie:sedie intagliate,comodini.Nel ‘40 la loro famiglia assomigliava a una squadra di calcio,sette figli .Gli anni della guerra furono difficili,niente acqua,da mangiare pane e patate ,mi racconta mio nonno che allora aveva solo sette anni.Ma tanto furono complicati quegli anni quanto vivaci quelli a venire.Finita la guerra,i vari fratelli intrapresero strade diverse,due divennero insegnanti,uno prete,un medico..Mio nonno appena diciassettenne fu arruolato a militare a Roma e li trascorse un paio d anni .Alloggiava in una stanza fronte cinecittà e tutte le sere grazie al figlio della proprietaria,attore,assisteva alle riprese come componente della clacque.Terminato il servizio mio nonno Alberto tornava a Rapallo ,nel periodo in cui ,suo papà Arturo, stava aprendo il primo negozio di arredamento.La falagnameria lasciava il posto ad una piccola attività con due spazi espositivi in due delle vie principali della cittadina.Alberto dava una mano in negozio e cominciava ad appassionarsi al mondo del design e in particolare all’aspetto di amministrazione e contabilità dell‘attività .Negli anni ‘60, gli anni del boom economico in Italia, l’attività si espandeva e da due i negozi diventavano 4 , poi 5 .Mio nonno con la donna di cui si era innamorato metteva al mondo una bambina e diventava sempre maggiormente attivo nel mondo commerciale fino a alla decisione di aprire una società di mobili anche a Rimini e Riccione .Questa ,che fu solo un avventura di un paio d’anni, lo fece crescere molto e negli anni ‘90 l’attività di forniture domestiche aveva già  due loghi distinti e in totale 10 negozi.Ad oggi l’azienda di famiglia è ancora qua.Mio nonno ha creato il suo piccolo impero nella realtà del levante ligure e mi ha trasmesso un sogno,il sogno di creare qualcosa dal nulla e la convinzione che con la tenacia e il sacrificio si riescono a fare grandi cose.Da quando ho nove anni trascorro molte mattinate estive a tenergli compagnia in ufficio .Prima coloravo o disegnavo,crescendo ho iniziato a leggere gli articoli del sole 24ore sulla sua scrivania e col passare del tempo nasceva in me l’interesse per i contratti,la contabilità,i versamenti,gli utili,e i concetti base di chi cura l aspetto finanziario di una piccola impresa.Di qui la mia scelta di prender parte ad un corso estivo di lezioni tenute da docenti dell’università di genova su discipline come economia politica,organizzazione aziendale.Attraverso questa esperienza ho potuto conoscere l’altra parte del mondo economico,quella riguardante tutti gli strumenti moderni,anche virtuali . A questo proposito è stato interessante in quei giorni alla summer school  l’incontro con un giovane manager responsabile delle public relation di un’azienda di intermediari finanziari che opera solo on line. È stato bello perché dalle sue parole e emerso quanto l’economia non sia solo una materia arida densa di concetti come titoli,

azioni,vari diritti privato,fallimentare.. e molta molta matematica ,ma un mondo estremamente all avanguardia,smart,al passo con i tempi che fornisce strumenti utili per essere in grado anche di prendersi carico di molti aspetti del quotidiano :dal conto in banca al controllo delle bollette della luce,del gas e via dicendo.

Darsena/il primo passo verso il mio futuro

Γίγνομαι δυνατός

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