Progetto Chirone : ora si invertono le parti!

di Giorgia Canevello

Nel corso degli ultimi  dei tre anni, ho avuto occasione di partecipare a numerose e diverse esperienze formative ; tra tutte , quella che per me ha avuto maggior valore e quella nella quale ho riscontrato maggior interesse , è stato il progetto Chirone 2 : ha consistito nel diventare ,noi studenti , del Da Vigo classico e linguistico , “ docenti “ della secondaria di I grado , attivando modalità laboratoriali e di inclusione per gli alunni . Più in generale , avevamo il compito di aiutare i ragazzi della scuola medie di Rapallo a svolgere i compiti .

Al termine delle lezioni regolari , al venerdì , mi fermavo in una delle classi del nostro istituto , e aspettavo che arrivassero i ragazzi delle Rosse; questi si portavano alcuni compiti , in particolare di quelle materie nelle quali non riuscivano a raggiungere da soli ottimi risultati ; quindi per la maggior parte consistevano in problemi di geometria , quelli con i segmenti , o nell’analisi logica , o ancora nella lettura e nella comprensione di brevi testi in lingua inglese . Cos’ in questi pomeriggi ,dalle 14 alle 16.30 , ogni ragazzo assieme al  proprio tutor , aveva la possibilità di trascorrere un paio d’ore cercando di chiarire meglio eventuali dubbi e migliorare le loro conoscenze o , per i ragazzi più bravi , diventava semplicemente un modo più divertente e leggero per fare compiti e ripetere le lezioni .

L’obbiettivo principale era però quello di creare un rapporto con i ragazzi e infatti  l’idea originale era quella di affidare un tutor  sempre allo stesso ragazzo , in modo tale che si instaurasse questo rapporto amichevole e di confidenza, ma di fatto è successo che alcuni “ docenti “ si sono occupati sempre di ragazzi diversi . 

Per quanto mi riguarda sono stata abbastanza fortunata , e mi sono occupata in particolare di due ragazzi : uno nato in Giappone e arrivato in italia quando era ancora piccolo , e l’altra di origine indiane .

Isamu 

Isamu è un ragazzo piuttosto introverso e mi è parso un pò svogliato , perciò inizialmente i sono trovata in difficoltà quando ho cercato di coinvolgerlo di più , chiedendogli come andava la scuola , le sue materie preferite …Inoltre quando abbiamo iniziato a fare l’analisi logica , ho scoperto che non aveva idea di come svolgere i compiti , perciò insieme abbiamo creato una tabella nella quale  ogni complemento corrispondeva alla propria domanda ( compl. di termine = a chi , a che cosa ?).Alla fine delle lezioni riuscivo a riconoscerli quasi tutti e  per me è stata comunque una piccola ma bella soddisfazione !

Minoschi 

 Ora mi soffermo a parlare della ragazza indiana , Minoshi , perché il rapporto che si è instaurato mi è rimasto particolarmente a cuore . Minoshi nel primo incontro si è mostrata una ragazza molto timida , poi , piano piano , ha iniziato a parlare un pò di se , di come andava a scuola  dei suoi rapporti con i compagni  e dei suoi 7 fratelli ; così, scherzando sulla fila di scarpe che doveva esserci all’ingresso di casa sua ,cresceva la sua confidenza nei miei confronti ,e cresceva anche in lei il coraggio di farmi domande e di chiarire dubbi senza sentirsi giudicata o senza aver paura di porre domande futili . 

Il suo maggiore problema era geometria , in particolare i problemi con i solidi , ma , avendo io imparato a mie spese , sapevo che la cosa più importante era conoscere le formule a memoria , così dopo averle ripetute diverse volte è stato più semplice affrontare i problemi .Pur non essendo diventata un genio nel risolvere problemi ,ora  sicuramente era in grado di affrontarli in modo migliore , cercando di ragionare invece che imparando a memoria i modelli dell’insegnante . 

 Commento personale 

Il progetto Chirone 2 è stata un esperienza assolutamente positiva , che mi ha permesso di misurami in piccola parte, nel ruolo di maestro ed educatore , e mi sono resa conto di quanto sia importante il rispetto ,che ci deve esse da ambo le parti per dare vita ad un rapporto di collaborazione . 

Avevo scelto questo progetto perché mi piacerebbe poter diventare un’ insegnate in futuro , non tanto di matematica ,quanto di materie umanistiche , e volevo quindi farmi un’ idea di cosa poteva significare . Questo progetto mi ha fatto quindi portato a  riflettere sul ruolo dell’insegnate e sull’importanza dell’insegnamento: definire l’insegnamento in poche parole è impossibile ,ma su una cosa  tutti saranno d’accordo: l’insegnante ha un compito insostituibile, quello di elevare le menti dei propri alunni, e di renderli uomini e donne consapevoli e competenti, tali da essere in grado di prendere le redini del nostro Paese e del futuro.

Credo che la figura dell’insegnante sia fondamentale , credo che il futuro di un ragazzo possa essere influenzato in parte dalla fortuna di aver trovato un buon maestro , e ciò ce lo pensavano anche i nostri cari antichi: é Aristotele  per esempio che dice “ A mio padre devo la vita , al mio maestro una vita che vale la pena di essere vissuta “.

Progetto Chirone : ora si invertono le parti!

Memorie di Adriano