SCUOLA/In classe fino a fine giugno

Tutti a scuola fino a fine giugno. Questa è la proposta del neoministro dell’istruzione Patrizio Bianchi, che intende recuperare i giorni persi in didattica a distanza (DAD). Questa novità interesserà tutte le scuole di ogni ordine e grado: elementari, medie e liceo. Quest’idea era venuta anche al Presidente del Consiglio Conte, che voleva riprendere le giornate scolastiche perse con il primo lockdown. Alla fine questo progetto non è stato realizzato, poiché mancavano varie misure di sicurezza. Ma la DAD ha funzionato male ovunque? Serve davvero prolungare il calendario scolastico? Queste sono varie domande che si sono posti professori e alunni negli ultimi giorni.

Diverse opinioni

Secondo i sindacati, ad esempio, non ha senso prolungare il calendario scolastico per soli 15 giorni, infatti la stagione estiva partirebbe più tardi e questo nuocerebbe anche a luoghi di villeggiatura e comprometterebbe la stagione estiva.

Secondo gli alunni, prolungare la scuola non ha senso. Infatti la maggior parte di essi ha lavorato e si è impegnato duramente anche in questi mesi di DAD. Da sondaggi emersi dalle scuole gli alunni si sentono non ascoltati dai politici e dagli adulti che li accusano di non aver lavorato abbastanza in quest’ultimo anno, reso già difficile da una pandemia: ma è veramente così?

“Noi giovani al posto di prendere come scusa la pandemia e non fare nulla, abbiamo continuato a studiare e ad impegnarci e forse anche più di prima dato che troviamo molto più stressante e pesante la famosa didattica a distanza.” Queste sono le parole di molti ragazzi, che sono contrari all’opzione data dal neoministro Bianchi. Ma se loro sono i primi a non voler allungare l’anno scolastico, che senso ha farlo?

Incertezze con gli esami

Ora, con la maturità fissata al 16 giugno, potrebbero cambiare diverse cose. Questo, infatti, impedirebbe agli studenti delle superiori di continuare scuola fino al 30 giugno. I professori del triennio sarebbero tutti impegnati con l’esame, e servirebbero a disposizione più aule. Tutto questo vale anche per le scuole medie, poiché anche i ragazzi di terza media devono svolgere l’esame. Quindi gli unici a continuare scuola dovrebbero essere le elementari, poiché ancora piccoli e, secondo il ministro, con maggiore necessità di socializzare.

Tutta questa situazione, però, è ancora un grosso punto di domanda, e potrebbe cambiare da un momento all’altro, visto che la curva dell’epidemia non è prevedibile.