Perché in fondo siamo tutti un po’ bulli…

Di Alessandro

– Bullismo, bullismo e ancora bullismo! Nelle scuole e sui social media, sulle chat di WhatsApp ed in palestra: si sente sempre parlare del furbetto di turno che proprio non resiste alla tentazione di fare del male. Ma perché prendere in giro una persona ci fa sentire così bene?

Non c’è una risposta, solo storie di sofferenze e drammi che neppure possiamo immaginare.

C’è chi si vuole sentire superiore: molte persone vogliono essere migliori delle altre, e perciò alcune si impegnano a diventare migliori, allenandosi per raggiungere i loro risultati; altri decidono invece di far sentire gli altri inferiori.

Altri vogliono solo sfogarsi. Ci sono persone che, chi per problemi in famiglia, chi per problemi scolastici e chi per altre motivazioni, crescono con una grande rabbia interiore, e per rilasciarla usano persone più deboli di loro. Fuggono dai propri problemi senza provare a risolverli e sfogano le loro frustrazioni sugli altri.

E poi va be, i peggiori – sempre che si possa fare una classifica: alcuni ragazzi si divertono semplicemente a vedere gli altri star male e soffrire, anche senza una motivazione precisa. Queste persone prendono in giro gli altri per dettagli quasi impercettibili solo per il gusto di farlo, ed è proprio in questi casi che alcuni ragazzi vengono spinti al limite.

Capire che i sentimenti degli altri non valgono meno dei nostri: siamo ancora in grado di farlo? Questa è la nostra sfida, la sfida di tutti coloro che leggeranno questo articolo e saranno tentati ad infischiarsene. È un po’ tutto nelle nostre mani. Anche senza arrivare al bullismo, molti di noi si prendono ormai troppo spesso gioco di quanti li circondano. Parte un po’ tutto da noi, dalle nostre finte amicizie perché magari quella persona ci viene utile. Beh, forse è ora di capire che se continuiamo a guardare al bullismo come ad una realtà ai nostri antipodi, almeni una parte di ciascuno di noi continuerà ad essere “bulla”. E davvero “divertimento”, “voglia di sentirsi grandi” e “senso di accettazione” valgono più dei sentimenti di una persona?

Sharetheart, 14/Camogli