Una triste considerazione

Non ci sono parole per descrivere l’immenso ribrezzo che provo. Sempre più spesso notizie di bambini barbaramente uccisi o di intere famiglie spazzate via da un ordigno occupano le prime pagine dei giornali. Il solo pensiero che ciò sta avvenendo sulle coste dello stesso mare che vedo ogni mattina mi sembra inverosimile. Ma purtroppo sta accadendo.

Ogni giorno che passa, il numero dei morti sale, soprattutto quello delle vittime innocenti, i civili rimasti bloccati in quell’inferno di fuoco e polvere, la cui unica speranza ormai è che la morte sopraggiunga indolore. Macerie cadono sopra altre macerie, sotto il fuoco incessante delle artiglierie e dell’aviazione israeliane.

Gli avvenimenti che questa tragedia ha messo in moto mi hanno fatto riflettere sui principi su cui si basa la società occidentale.

La scrittrice Adania Shibli, autrice di Un dettaglio minore, vincitore del LiBeraturpreis 2023, il massimo premio letterario tedesco per un autore non europeo, si è vista annullata la cerimonia di premiazione alla Fiera del Libro di Francoforte perché palestinese. Il libro narra la storia vera di una ragazza beduina violentata e uccisa dai soldati israeliani. Una delle critiche dice che il libro mostra “lo Stato di Israele come una macchina omicida”.

Il Primo Ministro Israeliano, Benjamin Netanyahu, è attualmente al centro di un’inchiesta che lo vede accusato di corruzione, frode e abuso di fiducia. Il processo sarebbe dovuto iniziare nel 2021 eppure gli avvocati del premier continuano a ritardarne l’inizio.
Stranamente il fatto che è sotto processo sotto accuse pesanti non sembra cambiare il giudizio che ne danno i media occidentali di patriota che lotta per liberare il suo popolo dal terrorismo.

La conoscenza è un potente strumento. Quando le persone hanno accesso all’istruzione e alle informazioni, diventano cittadini consapevoli e in grado di partecipare in modo critico alla vita politica e sociale. L’istruzione sviluppa il pensiero critico, la capacità di valutare le fonti di informazione e il discernimento necessario per distinguere la propaganda dalla verità. Quante volte ci si chiede se la notizia appena appresa sia vera o falsa? Quante volte un cittadino può credere al politico che ha mancato alle sue promesse prima di essere eletto per poi cambiare i suoi progetti? L’ipocrisia continua e sistematica dei politici, dei media e delle grandi aziende può minare la fiducia del pubblico nel sistema in generale. Quando le persone perdono la fiducia nelle istituzioni, possono cercare soluzioni al di fuori del sistema, causando instabilità e tensioni sociali.
Quanti occhi siamo disposti a chiudere sulle colpe e sui meriti di coloro che cercano di cambiare il nostro mondo?

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