CALCIO/ Il Nord America: un mondo nuovo per il calcio

DOVE NASCE LA PASSIONE

L’America non è mai stata famosa per i suoi calciatori ma, ad oggi, ha sicuramente una prospettiva molto più interessante. La domanda che però sorge è sempre la stessa: se l’America non “sforna” grandi campioni, come fanno i giovani ad appassionarsi a questo sport?

La risposta è chiara: i club di MLS hanno avuto “l’occhio lungo”, a partire soprattutto dal nuovo millennio.

Infatti, molti club hanno offerto a calciatori del calibro di Kaka, Pirlo, Ibrahimovic e molti altri “una terra promessa”;
hanno iniziato ad ingaggiare grandi giocatori (generalmente alla fine della loro carriera) proponendo compensi “faraonici” per trasferirsi oltreoceano. Questo ha indubbiamente attirato milioni di americani negli stadi di calcio e, grazie a questo, il calcio statunitense conta ad oggi molti più seguaci.

I SETTORI GIOVANILI

In America i settori giovanili stanno avendo una crescita importante di talenti con qualità eccezionali.

Infatti, i club puntano ad assicurarsi e “coltivare” il loro talento già in età adolescenziale.

Per conoscere meglio i settori giovanili americani, ho posto alcune domande a un giovane calciatore, di cui si potrebbe sentire parlare prossimamente, che attualmente gioca nell’University of Vermont Men’s Soccer e ha avuto, in passato, la possibilità di giocare nel settore giovanile del Montreal Impact: Daniel Paciella.

INTERVISTA A DANIEL PACIELLA

A che età ti sei appassionato al calcio? Chi ti ha trasmesso questa passione?

Mio padre è colui che mi ha trasmesso la passione del calcio quando avevo 4 anni e, da quel momento, è diventato parte della mia routine quotidiana.

Quanto tempo al giorno dedicavi alla tua vita calcistica?

Al Montreal Impact ci allenavamo 5/6 giorni alla settimana con la squadra. Quindi, più o meno, 9 ore alla settimana. Io però facevo sempre un po’ di allenamento extra anche in palestra.

Pensi che il Montreal Impact e le altre squadre di MLS siano in grado di fornire abilità sufficienti ai loro giovani per poter giocare tra i professionisti? Devono migliorare sotto certi aspetti?

Penso che il Montreal e le altre squadre di MLS offrano a tutti la formazione necessaria per poter giocare in un campionato professionistico. Tuttavia i club dovrebbero gestire meglio l’integrazione dei giovani con la prima squadra, sebbene negli ultimi anni abbiano comunque fatto grandi progressi

Durante gli allenamenti si punta di più sull’aspetto fisico o sull’aspetto tecnico tattico? Quale pensi sia il più importante per competere con giocatori di altri Continenti?

Al Montreal Impact ci allenavamo molto sulla tattica perché gli allenatori, a quei livelli, danno già per scontato che tu abbia già acquisito la tecnica per giocare bene in campo. Io penso tuttavia che dovrebbe esserci più attenzione sull’aspetto tecnico  cosicché i giovani americani, in futuro, possano competere equamente con i calciatori di livello internazionale.

LA GERMANIA

Qualunque talento americano appena riesce a sfondare per fare il grande passo (ovvero arrivare in Europa), nella maggior parte dei casi, viene cercato da club di Bundesliga (campionato tedesco) che oltre ad arricchirsi di talenti gioca un ruolo fondamentale per l’esplosione di talenti Statunitensi.

Viene spontaneo pensare a talenti come Davies, Hoppe, Reyna e Pulisic su tutti, ma questa integrazione avviene grazie agli slot illimitati di stranieri (extra UE) che la Bundesliga permette.

La Bundesliga, infatti, è l’unico dei principali campionati europei che permette libertà sull’importazione di talenti internazionali, considerato che l’Inghilterra -che era l’unica, oltre alla Germania, a permetterlo- ha dovuto imporre il permesso lavorativo a seguito della Brexit.

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(per chi volesse approfondire il tema “Premier League”).

L’ELITE DEL CALCIO AMERICANO

Ovviamente, se si parla di calcio nord americano, non si può fare a meno di menzionare la strepitosa Nazionale femminile.

Infatti la Nazionale femminile surclassa nettamente quella maschile nei rispettivi ranking FIFA ma soprattutto ogni altra Nazionale femminile di calcio da molti anni.

Il nome più famoso, ad oggi, è sicuramente quello di Alex Morgan, attaccante classe 1989. La giocatrice infatti, oltre alle doti indiscutibili, ha anche un  grande ruolo nella lotta per il gender pay gap che le calciatrici stanno portando avanti da anni.

Oltre a ciò Alex Morgan – con 3.6 milioni di follower su Twitter- è tra le calciatrici più famose al mondo; la calciatrice ha anche il merito di aver scritto i primi libri per bambini ambientati su un “campo da calcio femminile”, libri che hanno scalato le prestigiose classifiche stilate dal New York Times.

Il calcio americano riuscirà a raggiungere i livelli di quello europeo? Riuscirà il calcio maschile americano a raggiungere i livelli di quello femminile?

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