CHIMICA VERDE/Produrre vaccini a partire dal tabacco

Ogni giorno da circa cinque mesi su riviste telegiornali giornali radio e programmi televisivi non si fa altro che parlare dei miracolosi vaccini, che in Europa e non solo sono visti come l’ arma più potente per combattere il Covid-19…
Ma qualcuno ha mai pensato a quei paesi che non possono permettersi una tale spesa? I vaccini costano come ogni cura in grado di risolvere un problema così importante e urgente. La soluzione potrebbe stare all’ interno di una pianta di tabacco. Sì esatto, semplicemente una piccola pianta dalla quale si ricavano ogni giorno quantità esorbitanti di nicotina. Gli studiosi hanno coltivato le proteine virali dei patogeni influenzali in piante australiane di tabacco, chiamate Nicotiana benthamiana. Le particelle sono state estratte e purificate in laboratorio per ottenere la preparazione finale da somministrare ai pazienti.
E’ possibile far produrre ai vegetali (prevalentemente alla pianta di tabacco) dei vaccini edibili, favorendo l’immunizzazione di grandi gruppi di persone e generando una risposta sociale molto rilevante, soprattutto nelle aree più povere del mondo.
Su piante transgeniche verranno utilizzate differenti tecniche di miglioramento genetico, tra cui un innovativo procedimento che consente di effettuare con estrema precisione il ‘taglia-e-cuci’ del DNA. In questo modo saremo in grado di modificare la composizione genetica delle piante di tabacco che, anziché produrre nicotina, diventeranno future bio-fabbriche di farmaci.
PIANTE TRANSGENICHE
Le piante transgeniche, comunemente chiamate OGM (Organismi Geneticamente Modificati), sono piante il DNA stato modificato allo scopo di apportare miglioramenti, o, come in questo caso, a renderle effettivamente “fabbriche” per le proteine ricombinanti.
Da migliaia di anni le piante sono utilizzate come fonte di agenti terapeutici. L’ingegneria genetica ha aperto la possibilità di estendere la varietà di molecole d’interesse farmacologico prodotte dalle piante. Le piante possono funzionare come bioreattori per la produzione di farmaci e terapeutici ricombinanti per la salute umana, essere quindi fabbriche “verdi” in miniatura, piccole industrie farmaceutiche.
PROTEINE RICOMBINANTI
Una proteina ricombinante è una proteina che viene espressa sfruttando la tecnologia del DNA ricombinante ed è generalmente prodotta in un organismo eterologo (ospite) sotto il controllo di un promotore specifico per l’ospite
Quindi diventa teoricamente possibile ottenere quantità illimitate di qualunque proteina.
Grazie alla tecnologia del DNA ricombinante è infatti possibile inserire all’interno di un organismo un gene che deriva da un’altro, in modo che esprima un qualcosa che naturalmente non sarebbe in grado di sintetizzare, in quanto non presente all’interno del suo genoma di partenza.
La maggior parte delle proteine così sintetizzate sono enzimi. Il vaccino cinese contro la Covid-19 con proteine ricombinanti , recentemente autorizzato in Uzbekistan, prodotto grazie a questo procedimento, sarà un’altra “arma” nella lotta contro la pandemia globale.