La musica non dimentica

di Angelica Zarafa

– Chi viene definito “mito” al tempo d’oggi? L’attore di cui siamo innamorati follemente da voler vedere ogni suo film? Lo scrittore che ci ha commosso alla sola lettura di un libro? Il calciatore che ci fa sognare ad ogni suo goal? Il cantante che ha raggiunto un importante traguardo durante la sua carriera? Prince, Bob Marley, Amy Winehouse, Michael Jackson: tutti grandi miti nella storia della musica che ci hanno lasciato a causa di droga, alcol e presunto suicidio. Una vita infranta e una carriera distrutta, ma la loro musica e i loro ricordi non sono stati oscurati dall’ombra della morte; sono ancora tutti vivi nel cuore e nei ricordi di ogni fan.

Bruce Springsteen (detto il Boss), un mito della musica, è stato uno dei tanti che ha voluto commemorare Prince, cantautore americano deceduto qualche giorno fa all’ età di 57 anni. Il cantante di “Born in the USA” ha aperto il suo concerto al Barclays Center di Brooklyn con uno dei suoi ricordi legati a Prince: “Ogni volta che andavo a vedere un suo concerto mi rendeva più umile. Lui mi mancherà e mi mancherà questa cosa”. Subito dopo ha cantato “Purple Rain”. Non solo il Boss, però, ha commemorato Prince: anche i “colleghi” e gli amici della popstar – da Rihanna a Mariah Carrey – lo hanno ricordato sui social network con parole toccanti e cantando alcune delle sue canzoni più belle.

L’anno scorso, invece, per celebrare i 70 anni dalla nascita (6 febbraio 1945) di Bob Marley (Robert Nesta Marley), e nata la campagna #Share1love, il cui nome è stato ispirato alla sua celebre canzone “One love”. Ogni persona che girava, e successivamente condivideva, il video nel quale faceva vedere il proprio gesto d’amore su bobmarley.com/share1love, 1 dollaro veniva donato a “charity: water”, organizzazione che fornisce acqua potabile ai paesi in via di sviluppo. Altri eventi che hanno ricordato il famoso cantante reggae sono stati la commemorazione al Bob Marley Museum di Kingston (Jamaica) e un concerto gratuito nel quartiere Waterfront di Città del Capo (Sud Africa).

Ad alcune settimane dalla scomparsa di Amy Winehouse – 23 luglio 2011 – gli amici e i familiari hanno voluto commemorarla con un concerto nel night club Jazz After Dark a Londra. Tra coloro che hanno cantato ha voluto renderle omaggio anche il padre Mitch. L’anno scorso, inoltre, per ricordare la giovane popstar è uscito nelle sale cinematografiche il documentario “Amy – the girl behind the name” che racconta la vita della Winehouse con immagini e filmati d’archivio inediti.

Il 25 giugno 2009 tutto il mondo piangeva la scomparsa di Michael Jackson, il re del pop. Due settimane dopo (il 7 luglio) viene organizzata la commemorazione pubblica per i fan del cantante allo Staples Center di Los Angeles e il 3 settembre viene celebrato il funerale privato al Forest Lawn Memorial Park di Glendale, il cimitero delle celebrità dove Michael venne sepolto.

Ogni cantante ha inciso un pezzo della sua vita nella storia della musica e nei cuori dei fan di tutto il mondo. Non verranno mai dimenticati, è un dato di fatto.

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