L’intervista a Doc, il futuro sarà bello solo se lo vorrete

Di Lucrezia Orizi
-Ritorno al futuro è sicuramente un grande successo del cinema americano che ha saputo apassionare adulti e ragazzi di tutte le età. Alla fine del terzo film della trilogia Doc, lo scienziato che ha inventato la macchina del tempo, è ripartito per il futuro. Ma cosa ci direbbe se arrivasse ai giorni nostri da un futuro più lontano? Ecco a voi una fanta intervista allo scienziato più famoso del cinema!
Ciao Doc! Conosciamo la tua storia e ormai sei famoso nei nostri tempi per la tua rivoluzionaria scoperta. Recentemente ci hai mandato un messaggio che diceva che saresti tornato nei nostri giorni per avvisarci di qualcosa di importante. Di cosa si tratta?
Prima di poter rispondere a questa domanda vi devo far conoscere un po’ di cose sul futuro che vi aspetta. Per incominciare il futuro sarà pazzesco e pieno di idee grandiose! Altro che i film di Steven Spielberg, ormai le sue idee sono superate! Grazie allo sviluppo tecnologico e le ricerche bioscientifiche si è trovato il modo di ridurre drasticamente la criminalità al 98,9%. Una volta mi è capitato di perdere degli appunti sulle mie teorie sulla manipolazione della gravità e un robot molto simpatico me li ha gentilmente riportati a casa con tanto di pizza appena sfornata.
La fantasia si mischierà con la realtà infatti mi è capitato di giocare un gioco con una macchina che manipola il pensiero rendendo il tutto molto più realistico e quando sono uscito avevo un po’ di sete e le idee confuse.
Che bello! È il sogno di ogni persona vivere in un mondo buono e giusto con la possibilità di avere un riscontro quasi reale con la fantasia. Dicci qualcosa di più sui robot che sembrano rivestire un ruolo importante.
Va bene ti racconto un aneddoto. Qualche anno fa quando ero appena arrivato nel futuro e mi piaceva una bellissima ricercatrice dalle idee geniali che mi aiutava nelle ricerche sulla gravità. Una sera scendendo di fretta dalle scale scivolò e si ruppe il collo. Io ero shoccato, non tanto per il suo collo rotto ma per i fili che ne fuoriuscivano. Così ho scoperto l’esistenza degli androidi. Li abbiamo creati a nostra immagine e somiglianza e sono completamente autonomi e dotati di una loro coscienza. Insegnano persino a noi umani, infatti la scuola come la conosciamo non esiste più: gli insegnanti sono stati sostituiti dai robot perchè un robot non può sbagliare ed è oggettivo nel suo lavoro.
Oh santo cielo! Ma cosa si prova a vivere circondati da questi esseri? Se hanno una coscienza sono pericolosi?
Ebbene subito è un po’ strano viverci a contatto tutti i giorni ma poi ci si fa l’abitudine. L’uomo li utilizza per un sacco di lavori che ormai non fa più perchè molto faticosi e ovviamente loro avendo una coscienza a volte non ne vogliono sapere di lavorare, quindi alcuni li spengono e li riprogrammano. Questo ha suscitato un po’ di tensioni. Gli androidi si sentono sottomessi e vogliono dei diritti anche loro. Sono anche arrivati a fare delle manifestazioni. Il futuro è bello per alcuni punti di vista ma non è tutto rose e fiori come molti pensano. C’è gente che ossessionata dai giochi, vive solo nella fantasia confondendola con la realtà e a proposito della criminalità, non ti ho parlato del restante 2,1% che è costituito da persone che riescono a superare i controlli anche se sono criminali e così non rispettano più alcun tipo di legge. Molta gente perde la creatività e non è più curiosa perchè ormai esiste praticamente tutto ciò che anni fa pensavamo fosse impossibile. Un grande gruppo di scienziati cerca una soluzione per tornare indietro e provare a rettificare alcune scoperte che sarebbe stato meglio non scoprire. Concludo col dirvi che sono tornato per avvisarvi che la tecnologia è utile ed è importante continuare a portare avanti la ricerca ma usate le scoperte con criterio e cervello. Fate attenzione e siate coscenti di ciò che avrete tra le mani perchè il futuro sarà bello solo se lo vorrete.
L’intervista a Doc, il futuro sarà bello solo se lo vorrete

#ZainoInSpalla/Parigi