Sanremo: vince il MetaMoro, Ultimo sbarca sul grande schermo

Di Gabriele

– La sera del 10/02 si è chiusa la 68° edizione del Festival di Sanremo; il festival musicale più importante d’Italia, che come l’anno scorso ha conseguito una striscia di record attraverso le diverse serate per numero di telespettatori, ha visto sfidarsi cantanti intervallati da vari ospiti (tra cui Beppe Fiorello). Ci hanno fatto sottidere gaffes volontarie o meno: ad esempio l’errore del direttore artistico nonché conduttore del festival, Claudio Baglioni, il quale, nominando la canzone di Ultimo “Il ballo delle incertezze”, ha confuso le parole “incertezze” e “apparenze” cambiando così il titolo della canzone.


A vincere l’ambito premio sono stati Ermal Meta e Fabrizio Moro con la canzone “Non mi avete fatto niente” e, come già anticipato in precedenza, Ultimo con il suo “ballo delle incertezze”. Per chi non lo sapesse ultimo è il nome del cantante!

Ma parliamo delle canzoni! La vincitrice del festival nella categoria “Big” è una canzone che non ha come obbiettivo quello di far ballare e divertire, bensì fa pensare su temi molto profondi, ai quali Ermal Meta ci aveva già abituato con singoli come “Vietato morire” (dello scorso festival). Il testo parla principalmente della guerra e del terrorismo, nella prima strofa infatti, vengono nominate Nizza, il concerto in Francia (riferito al Bataclan di Parigi), Il Cairo, Londra: tutti posti colpiti da attacchi terroristici. Nel ritornello i due artisti cantano che le guerre non hanno fatto niente. Finita la paura si va avanti, oltre la gente, oltre le guerre, ci si rialza, con il sorriso di un bambino, ritornando alle cose di sempre.
Il testo è molto bello, la base orecchiabile, la vittoria meritata!

Parliamo ora del singolo di Ultimo, vincitore della edizione di Sanremo per la categoria giovani. Niccolò (Ultimo in arte) ha avuto enorme successo dopo l’album “Pianeti” così come con il singolo “il ballo delle incertezze” (pezzo del nuovo album “Peter Pan”). Parlando a proposito del suo ultimo brano l’artista ha dichiarato: “È un brano che rappresenta chi non ha un domani nella società; chi ha più domande che risposte; chi ha perso rischiando. È il mio ennesimo attestato che tende la mano a chi è stato emarginato”.
Il ritmo della canzone è movimentato, al punto di invogliarti a ballare nonostante le parole del testo, le quali non sono molto allegre.

 

Il festival di Sanremo però non è ancora finito, non del tutto almeno,il 16/02 inizirà la versione per i ragazzi, condotta da Antonella Clerici; dove giovani cantanti di età tra i 6 e i 16 anni si sfideranno, per scoprire quale tra loro sarà nominato come giovanissimo cantante migliore d’Italia.