MAFIA/Addio a Messina Denaro

Il decesso del boss siciliano

Matteo Messina Denaro è deceduto nella notte tra domenica 24 e lunedì 25 settembre per un tumore al colon nell’ospedale dell’Aquila, all’età di 62 anni. 

Il 25 Settembre sono iniziati gli adempimenti burocratici per il possibile trasferimento della salma del boss Messina Denaro dall’ospedale dell’Aquila a Castelvetrano, Trapani, dove sarà sepolto.

Dagli Stati Uniti fino all’Argentina, la morte di Messina Denaro ha primeggiato tra i principali siti Internet di tutto il mondo.

Parla il sindaco dell’Aquila

“È il punto su una vicenda che racconta di violenza e sangue, sofferenze ed eroismi” Così pubblica su Facebook il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi “È un capitolo doloroso della storia recente del nostro Paese che non possiamo cancellare, ma di cui possiamo narrare la conclusione grazie al lavoro di uomini e donne che hanno dedicato la loro vita contro la mafia. Il 1992 è stato l’inizio dell’impegno politico, che ci ha portati a batterci per un’Italia libera e coraggiosa. Grazie a iniziative, come il premio a Paolo Borsellino, che fanno sì che i nostri giovani abbiano memoria di chi ha reso l’Italia un luogo migliore. Di cosa è male e di cosa è giusto”. Proprio Paolo Borsellino, così come Falcone, fu una delle vittime più note di Cosa Nostra. In Più, quando nel 1992, Cosa Nostra organizzò l’assasinio dei due politici era presente anche Messina Denaro. Fecero esplodere una fiat 126, che era carica di tritolo, al passaggio di Borsellino e dei suoi agenti di scorta, portandoli a una morte sul colpo.  

Cosa succederà alla mafia dopo la morte di Messina Denaro? Chi prenderà in mano lo scettro del capomafia?

Sono due le eredità di Messina Denaro: quella economica e quella legata alla mafia.

La famiglia a Castelvetrano è stata tormentata dalle indagini. Gran parte si trova in galera o sotto sorveglianza. Sembrerebbe che gli unici eredi siano la sorella Rosalia Messina Denaro e il “nipote prediletto” Francesco Guttadauro, entrambi arrestati.

La stessa sorte accadde anche a Totò Riina, che si fece arrestare nel 1993 perché era malato e morì nel 2017. Dopo la sua morte, Cosa Nostra ebbe dei problemi di gestione e si divise ancora di più. Proprio per questo fu costretta ad appoggiarsi a Ndrangheta per i traffici di droga. Secondo delle ipotesi dei tribunali, potrebbe accadere la stessa sorte anche oggi. Infatti si ritiene che ci sia già qualcuno che prenderà il suo posto e dirigerà Cosa Nostra e tutto il territorio di Castelvetrano. Una famosa citazione di Giovanni Falcone è proprio questa:”La mafia è un fenomeno umano e come tutti i fenomeni umani ha un principio, una sua evoluzione e avrà quindi anche una fine”.

MAFIA/Addio a Messina Denaro

C’è sempre un’altra via