C’è sempre un’altra via

Paura, odio, sensi di colpa, vergogna, solitudine, spossatezza, disperazione.
Solo un pensiero: mettere un punto alla vita.
Immaginate di essere soli in un tunnel buio oppressi da parole che vi dicono di essere persone spregevoli che non meritano di vivere. Alla fine del tunnel non vedete neanche una luce, ai lati non c’è nemmeno una porta d’uscita d’emergenza, e così pensate che la miglior cosa da fare per non sentire più quei pensieri sia mettere fine alla vostra vita, perché credete che quello sia l’unico modo per fermare questo dolore.

Molti non lo definiscono “dolore” perché non sempre si vede o si percepisce, ma, in realtà, è il dolore più crudele di tutti. Stiamo parlando di suicidio: la morte causata da un gesto intenzionale di autolesionismo ideato per essere letale. Quasi 800.000 persone nel mondo si suicidano ogni anno.
Le principali cause sono:

  • Depressione: in particolare associata ad altri disturbi mentali o d’ansia
  • Bullismo (esempi: cyberbullismo, discriminazione, umiliazione)
  • Lutto o perdita
  • Conflitti relazionali
  • Disturbi da uso di sostanze o alcol
  • Stress finanziario
  • Solitudine
  • Sensazioni di disperazione o di tristezza persistenti
  • Patologie mediche, soprattutto quelle invalidanti e dolorose
  • Esperienze traumatiche infantili (abuso fisico o sessuale)

I segnali descritti non vanno ignorati e richiedono una giusta attenzione.

È importante ricordare che il suicidio è una soluzione permanente a un problema temporaneo, qualsiasi cosa sia si può risolvere in un altro modo. Per chi sta vivendo un momenti di difficoltà: non abbiate vergogna, non siete soli; non abbiate paura di chiedere aiuto, di parlare e condividere i vostri pensieri.Per chi sta affrontando la situazione indirettamente, la migliore cosa da fare è ascoltare, capire, essere empatici, esprimere con calma la propria preoccupazione e solidarietà e convincerli a chiedere aiuto

Settembre è il mese di sensibilizzazione alla prevenzione del suicidio, ma è opportuno ricordarlo sempre, perché ogni giorno qualcuno tenta o muore per questo motivo.

“La luce è in fondo al tunnel e si può raggiungere, ma bisogna chiedere aiuto nel tragitto”.

C’è sempre un’altra via

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