Botte piccola, vino buono/ I “bassi” vivono più a lungo

Di Martina Turra

-Sharing.school torna come ogni settimana con #Sharethescience,la rubrica attraverso la quale cercheremo di appassionarvi al misterioso mondo della scienza. Oggi ci occuperemo di una scoperta affascinante riguardante l’uomo e la sua longevità.

PIÙ SEI GROSSO,PIÙ VIVI?

È risaputo da sempre che gli animali più grandi sono quelli che vivono più a lungo:basti pensare a un elefante,la cui durata di vita media si aggira intorno ai 75 anni e confrontarla con quella di un piccolo topolino di campagna,che può sopravvivere al massimo 12 mesi.
Purtroppo pare che per gli esseri umani non sia così.

LA CHIAVE DI TUTTO

Secondo gli scienziati,all’interno di una singola specie,il metabolismo apporta le stesse quantità di energia in tutti gli organismi,indipendentemente dalle dimensioni.
La ricerca spiegherebbe come mai negli uomini e nelle donne più alti aumenti il rischio di morte prematura,insieme a un maggior rischio di contrarre forme di cancro o elevate possibilità di ictus.

LE CAUSE

Si è scoperto che altezza e longevità sono collegate tra loro da due ragioni principali.
Secondo la prima,gli animali che mangiano di meno vivono più a lungo. Come è stato dimostrato,un minor apporto calorico nell’alimentazione comporta un minor sviluppo del corpo e,di conseguenza,una minor crescita in altezza.
La seconda teoria invece riguarda i fattori genetici,secondo la quale alcuni geni sarebbero responsabili della crescita e longevità dell’essere umano,quindi i soggetti di grandi dimensioni rispetto alla media sarebbero più esposti alla possibilità di ammalarsi e di vivere meno.

Questa nuova scoperta potrebbe segnare una svolta nella medicina,contribuendo alla ricerca sulle numerose malattie che colpiscono il nostro corpo,ma soprattutto potrebbe essere la rivincita di tutte le persone basse,costrette a dover sopportare le battute dei loro amici “spilungoni”.