Fridayfever/Si ha sempre quel che si merita?

 

di Andrea Perrone –

Sei un raccomandato! Semplice così.
Sei mai stato accusato di aver avuto una ‘spintarella’, di essere stato aiutato?
Hai mai, a tua volta, accusato qualcuno di essere un raccomandato, magari per invidia?
Nella società di oggi si fa sempre presto a screditare gli altri, a gettare fango sui risultati altrui.
Tuttavia, purtroppo veniamo spesso superati, surclassati da qualcuno che riteniamo meno bravo di noi, ma che molto semplicemente ha un ‘aggancio’. E tutto ciò dà fastidio, molto fastidio.

Quello che ultimamente fatichiamo a comprendere è se, nella società di oggi, siano più importanti il talento o le amicizie.

Dipende, dipende da tantissimi fattori.

Sì, avere talento è la base, ma essere nel posto giusto al momento giusto è quasi sempre stata la chiave del successo.

Chissà quanti sono i Pelè che giocano a pallone in strada e non vengono notati.
Poi c’è chi magari è un calciatore medio, ma riesce comunque a sfondare grazie alla situazione,economica o sociale che sia, in cui si ritrova .

Altra questione può essere la Fortuna, molto semplicemente, fortuna di avere un aiuto, di avere le spalle coperte.

Il Coraggio, altro ingrediente che non può mancare nella nostra ricetta. Il coraggio di saper cogliere l’occasione, di cogliere l’attimo, CARPE DIEM, tanto scontato quanto vero.

Ma come la pensa la gente? C’è più meritocrazia o raccomandazione?

I dati dai noi raccolti parlano chiaro:
L’81% delle persone intervistate crede che il fattore più importante sia avere un contatto, mentre solo il 19% crede ancora nel talento vero e puro.
Dati molto tristi, purtroppo, che quasi ci portano a smettere di credere nei nostri sogni, a smettere di sudare, di migliorare, di imparare.

C’è chi dice che, tuttavia, questa triste verità dipenda molto dal settore preso in considerazione: nello sport, per esempio, un fenomeno è un fenomeno, questione chiusa .
Se dimostri realmente di essere un gradino sopra gli altri, non potrai non essere notato, nessuno potrà far finta di niente.
Queste affermazioni vengono però respinte da chi crede invece che, in qualsiasi situazione o ambito, i potenti possano fare ciò che vogliono, che i raccomandati, in questo caso, possano prevalere addirittura sul campione di turno.
Nel lavoro, come in tutti gli altri settori, alla fine il discorso non cambia molto. In questo grafico possiamo vedere i risultati di un sondaggio la cui domanda era: “Quanto riconoscimento dei meriti ci sono dove lavori?” Purtroppo le risposte non sono state molto positive al riguardo:

Uno degli intervistati, più critico dei colleghi, ha addirittura spostato l’attenzione su un’altra tematica, la giustizia.
Secondo la sua personale opinione, viviamo in una società dove la giustizia è una sorta di utopia e, dunque, la meritocrazia di riflesso è un qualcosa di irraggiungibile, di impensabile.
La corruzione le fa sempre da sovrana.

Sono molte e diverse dunque le opinioni, ciò che però è certo è che, nel mondo in cui viviamo oggi, spesso dare il massimo potrebbe non bastare.
Tuttavia sudore, impegno e lacrime vi porteranno sempre ad essere una persona migliore, credere nei vostri sogni vi porterà comunque a qualche risultato, magari piccolo, ma pur sempre un risultato.
Never back down, guys!

Dipende. Dipende dal settore, dal momento e, ovviamente dalla fortuna.
Essere nel posto giusto al momento giusto è sempre stata la chiave del successo.

 

Foto Editing e sondaggio di Samuele Roma

Infografiche di Enessa Scarlato

 

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