Indifferenza o impotenza di fronte all’orrore siriano?

di Alessia

– Oggi, in occasione della Festa del lavoro o dei lavoratori, la redazione Easytuesday ha deciso di trattare un argomento più delicato raccontando e riflettendo sugli ultimi avvenimenti in Siria.

Se oggi, primo maggio, festeggiamo i diritti ottenuti sul lavoro alla fine del 1800,  dovremmo concederci un pensiero, per coloro, che nel 2018, non hanno nemmeno il diritto alla vita.

RAQQA, LA CITTÀ FANTASMA
Ormai per noi giovani la guerra in Siria, essendo in corso da molti anni, è diventata un triste argomento di sottofondo e sembriamo vaccinati a tutto questo orrore.
L’ ultimo fatto nella macabra cronologia siriana è stato il ritrovamento, il 22 aprile 2018, di una fossa comune a Raqqa, ex-roccaforte dello stato islamico.
Secondo il funzionario locale la fossa, scavata sotto un campo da calcio, potrebbe contenere fino a 200 corpi.
Prima dell’arrivo dell’Isis e dei conseguenti bombardamenti, Raqqa era una città che contava fino a 400.000 abitanti e ora, nel 2018, è una città fantasma.
L’85% degli edifici è stato distrutto e proprio per questo motivo la preoccupazione più grande per le autorità locali è quella che questa fossa sia solo una delle tante nascoste sotto le macerie.

IL COLPO DI ASSAD
Il 7 aprile verso sera il regime di Assad ha colpito la città di Douma, provocando 1900 morti e 60 feriti.
Molto probabilmente sono state utilizzate delle armi chimiche (un misto di cloro e nervino), proprio come nell’episodio del 2014 nella vicina città di Goutha, dove le vittime del gas furono 1400.

L’INDIFFERENZA DEL MONDO
Roberto Saviano, noto scrittore e giornalista, sta provando a scalfire la nostra indifferenza di fronte alla storia siriana, che ha il volto di tanti bambini e adolescenti: è, ormai, conosciuto quello di Muhammad Najem, un quindicenne siriano che attraverso brevi video e immagini sul web denuncia giorno per giorno le atrocità della guerra.
Dal 2011 ad oggi sono morte mezzo milione di persone e si contano 12 milioni di profughi e sfollati.

Come si può rimanere ancora del tutto indifferenti sapendo che ogni giorno centinaia di persone perdono la vita?

Come si può cercare di essere d’aiuto – nel nostro piccolo – di fronte ad un orrore così grande e duraturo?

“Gli uomini malvagi non hanno bisogno che di una cosa per raggiungere i loro scopi..cioè che gli uomini buoni guardino e non facciano nulla”
(John Stuart Mill).

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