Sapete davvero di cosa si occupano gli architetti?

di Nicolò Soricelli

– Professione molto importante, ma molto spesso sottovalutata, è quella dell’architetto

COSA SIGNIFICA LA PAROLA ‘ARCHITETTO’?

Iniziamo con il dire cosa significa la parola Architetto. Deriva dal greco ἀρχιτέκτων /arkhitekton/, parola composta da ‘arkhi’ – capo – , indica superiorità, autorità, ma soprattutto pensiero, ossia responsabilità e consapevolezza di colui che si accinge a costruire, ‘tékton’ riguarda l’azione, l’operatività (tecnico, ingegnere).

DI COSA SI OCCUPA? 

La risposta alla domanda soprastante non è così scontata. Giustamente molti di noi pensano che non serva a niente perché poi il progetto lo si fa a nostro piacimento. Del resto, basta sfogliare qualche rivista, cercare qualche catalogo online, girare per qualche locale simile, un minimo di senso estetico ed il gioco è fatto. Però fare questo lavoro non è così facile come sembra. L’architetto serve a “vedere” il nostro progetto. Perché è vero che il progetto alla fine verrà come piace a noi ma prima di arrivarci abbiamo bisogno di un architetto, per mettere ordine, filtrare, scartare ed assemblare tutto ciò che passa per la nostra testa.

UN ESEMPIO DI ARCHISTAR 

Marco Piva, archistar contemporanea, ci dice che ” L’architetto è un mediatore della bellezza, capace di trasferire valori tecnici ed estetici all’interno degli ambienti che vengono costruiti o ristrutturati “. Piva è molto conosciuto sia in Italia che all’estero per i suoi progetti: dall’innovativo complesso residenziale in Giappone, al restauro dell’ hotel Excelsior Gallia a Milano. La descrizione di Piva sull’architetto serve a farci capire che questo lavoro è tanto importante quanto sottovalutato in Italia. Piva, inoltre, afferma che è un ruolo che in numerose circostanze si tende a trascurare, fraintendendone le competenze professionali, che sono invece indispensabili per un corretto sviluppo del progetto. Gli architetti sono dei professionisti, come lo sono medici, avvocati, ingegneri, farmacisti e commercialisti, ed è loro richiesto un percorso formativo specifico e una precisa abilitazione professionale (esame di stato o di abilitazione). I requisiti per l’ingresso alla professione possono variare notevolmente a seconda della nazione in cui operano.

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