RUPAUL’S DRAG RACE/Una lotta in nome dell’inclusività

“Stavo bevendo una tazza di caffè prima di andare al lavoro, quando improvvisamente sentii un grande trambusto provenire da fuori casa mia. Mi affacciai alla finestra e vidi un gruppo di ragazzi distruggermi la macchina. Questi ultimi mi urlavano di tutto, insultando il colore della mia pelle, la mia taglia e il mio modo di essere e di amare. Ogni volta che esco di casa rischio di essere aggredito verbalmente e fisicamente. Non posso fare una passeggiata tranquilla con il mio ragazzo, non posso vestirmi come voglio e essere chi voglio. Devo fare attenzione a girare vestito da drag queen, perché moltissimi mi attaccherebbero. Alla fine di ogni spettacolo cerco di stare con altre persone perché c’è il rischio che mi picchino.”

RuPaul’s Drag Race è un reality show che vuole mettere fine a tutto questo. Ha lo scopo di sensibilizzare le persone, di far capire che siamo tutti esseri umani, abbiamo un cuore e dei sentimenti.  È un programma  conosciuto anche come America’s Next Drag Queen è un reality show statunitense creato da RuPaul Andre Charles, il quale è un cantante, attore, doppiatore e conduttore televisivo americano; è conosciuto principalmente per la sua grande fama di Drag Queen. RuPaul non ha vissuto una vita semplice, ha avuto problemi di alcolismo e fin da piccolo aveva fatto uso di droghe. Fortunatamente riuscii a risollevarsi e decise di realizzare un programma televisivo divertente ma educativo.

Al momento sono state registrate 12 stagioni, il primo episodio venne trasmesso il 2 febbraio 2009.

 Il reality si basa sulla competizione tra drag queens, in ogni episodio i partecipanti devono affrontare una “mini challenge” e una “maxi challenge”. Le drag queens si sfidano mostrando il loro talento, aspirando alla vittoria.

Nell’ultimo episodio la drag queen vincitrice viene incoronata da RuPaul, diventando così America’s Next Drag Queen.

Le drag queens sono intrattenitori, generalmente uomini, che si vestono con abiti femminili e che hanno l’obiettivo di stupire, far divertire e incantare le persone.

Drag queen non è sinonimo di persona transessuale, infatti la prima si veste da donna quando si esibisce per il proprio pubblico; la seconda al contrario, ha fatto un vero e proprio cambio di genere.

Non è impossibile che una persona transessuale sia una drag queen, però una non dipende assolutamente dall’altra.

Ogni drag queen ha il proprio stile e cerca di rappresentare se stessa esibendosi nei locali. Molte di loro cantano e ballano, ma generalmente eseguono dei lip-sync, quindi cantano in playback.

Lo show è molto più di una semplice competizione. Nel reality vengono affrontati temi molto forti, come l’omofobia, il razzismo, le violenze sessuali e il bullismo.

I partecipanti mentre si preparano per le sfide scherzano tra di loro, litigano e parlano di alcune esperienze personali, aprendosi con gli altri partecipanti e a tutto il pubblico a casa.

Molti di loro non sono in buoni rapporti con i parenti, i quali non riescono a comprendere la loro omosessualità e il loro lavoro. Alcuni hanno avuto esperienze terrificanti, le quali li hanno segnati molto.

Prima di vedere questo reality show credevo che il razzismo fosse qualcosa di molto distante. Purtroppo ascoltando delle testimonianze di alcuni partecipanti mi sono dovuta ricredere. Per me è stato molto importante vedere questo show. Si tratta sicuramente di un programma molto divertente, ma che allo stesso tempo riesce a far riflettere.

Il problema è la società, la quale ha posto canoni di bellezza e ha stabilito cos’è normale e cosa invece non lo è.

Le persone sono spaventate da ciò che non comprendono, da qualsiasi cosa non rientri nello schema della “normalità”.

Inizialmente non riuscivo a capire il mondo delle Drag Queen, successivamente mi sono ritrovata ad amarlo alla follia.

Il messaggio che RuPaul’s Drage Race trasmette è stupendo.

La diversità è bellissima, tutto ciò definito strano è affascinante e le persone che esprimono se stesse combattendo per i propri diritti sono le più coraggiose e sicuramente da prendere come esempio. Tutti dovremmo imparare a lasciarci andare e non temere di uscire dalle righe.

È molto importante rispettare chi ci circonda, anche se non riusciamo a comprendere del tutto alcuni atteggiamenti o modi di essere. Non abbiamo il diritto di screditare qualcuno solo perché non riusciamo a capirlo, perché tutti siamo diversi e amiamo cose diverse.

La parola “normalità” dovrebbe essere eliminata da tutti i vocabolari, perché nessuno di noi alla fine, sa cosa significhi veramente.

  

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