GIOVANNI DA VIGO/Un rapallese degno di nota

Siamo a Rapallo, nell’anno 1845. Il Consiglio Comunale – allora Civico Consiglio – presieduto dal Sindaco Francesco Maria Molfino Pini Della Cella, nella seduta del 2 maggio 1845 approvava un progetto che rappresentava una sorpresa clamorosa per i cittadini rapallesi, che ne erano del tutto all’oscuro: erigere in piazza della Fontana – attuale zona di Rolecca – una colonna di pietra arenaria abbellita di vasche, cornicioni e piedistalli di marmo, al fine di rendere più pura l’acqua dell’unica sorgente perenne, alla quale da secoli attingevano gli abitanti locali e quelli dei centri vicini in caso di necessità.

L’opera sarebbe stata inaugurata durante le Feste di luglio del 1846. Entusiasta di questo progetto si dimostrò subito il Canonico Stefano Cuneo, dei SS. Gervasio e Protasio di Rapallo, che ebbe l’idea e propose di fregiare la colonna dello Stemma del Comune e fare erigere sopra una statua l’immagine di uno dei più celebri uomini a cui Rapallo avesse dato la nascita: GIOVANNI DA VICO o DA VIGO. Il canonico Stefano Cuneo si addossava tutte le spese per questa opera per la quale pare avesse già raccolto contributi volontari a Genova ed a Rapallo.

Ma chi era GIOVANNI DA VIGO?

Nasce intorno al 1450 a Rapallo, da una famiglia nota e proprietaria di immobili nei pressi dell’attuale Porticciolo, dove si ergeva una torre detta di Giovanni Da Vigo o di Giandevigo (distrutta poi nella mareggiata del Natale 1821). In età giovanile Giovanni Da Vigo aveva effettuato studi sulla medicina presso l’Ospedale Pammatone di Genova, città in cui si trasferisce per iniziare la professione di medico-chirurgo. Verso il 1495 si era spostato a Savona al servizio del Cardinale Giulio della Rovere che nel 1503, eletto Soglio Pontificio con il nome di Papa Giulio II°, l’aveva portato con sé a Roma come primo medico del Pontefice e della sua Corte, carica ricoperta fino alla morte di Giulio II°, nel 1513. In quel periodo Da Vigo aveva portato a termine studi ed opere importanti di pratica chirurgica e pubblicato saggi che gli valsero notorietà nel mondo della medicina, notorietà tuttora viva ed incondizionata. Morì nell’anno 1525. A Giovanni Da Vigo è intitolato il nostro moderno e prestigioso Liceo, il LICEO DA VIGO- NICOLOSO. Ad aprile 1846, ad opera finita, il Comune di Rapallo decise di spostare la sede della fontana con la statua di Da Vigo da piazza della Fontana nell’attuale piazza Venezia. Finalmente il 1° luglio 1846, alle cinque del pomeriggio, a suon di musica, l’opera venne inaugurata, con un lungo elogio del Sacerdote Stefano Cuneo a Giovanni Da Vigo.

Ma non è finita qui.

La statua di Giovanni Da Vigo era destinata  però a non avere pace. Nel 1925, Rapallo decise di trasferire la statua da piazza Venezia, ormai sede del mercato, alla “Via a Mare”, l’odierno lungomare, nell’attuale Piazzetta Est. La data della cerimonia fu fissata per il 20 dicembre, ma quel giorno di scatenò il diluvio, con una pioggia torrenziale che durò tutta la giornata. Nessuno poté partecipare all’inaugurazione della nuova sede della statua e le Autorità della Medicina e Chirurgia, giunte da varie Università prestigiose, furono riunite nel Cinema Reale ospiti del Sindaco di Rapallo, Notaro Canessa.

Sul lungomare la Statua di Giovanni Da Vigo sostò per più di venti anni, mal sopportata per la sua mole dai frequentatori della piazzetta, in particolare dai monelli che lì giocavano e spesso la prendevano di mira con sassi ed oggetti vari. A questo punto, per l’ennesima volta, si ritenne opportuno spostare ancora una volta la Statua in un luogo più consono alla personalità rappresentata. Ma invece di essere collocata in una sede più strettamente ospedaliera, come chiedevano in molti, la Statua, annerita dal tempo e dalle intemperie, con un trasferimento alla chetichella andò a finire definitivamente davanti all’ospedale di Rapallo, – il vecchio Ospedale, ovviamente – sul lato destro dell’ingresso principale, in una aiuola scoscesa e ricca di vegetazione che quasi la nasconde alla vista di chi transita o sosta.

Lì si trova a tutt’oggi.