TRIAL/Uno sport “only for brave people”

Il trial è una disciplina sportiva motociclistica, questa disciplina è praticabile sia da maschi che da femmine a qualsiasi età, gli elementi principali sono la concentrazione e la capacità del pilota a mantenere l’equilibrio.
Il nome di questo sport nasce dall’unione di due parole inglesi: “try all”, che significa provare
tutto, già da questo si può capire lo spirito di questo sport ( provare a superare qualunque tipo di ostacolo, sia quello naturale “trial outdoor” sia quello artificiale “trial indoor”).
Si fa risalire la storia del trial agli inizi del XX secolo con le prime gare, in Inghilterra, con moto di serie, obbligate a percorrere le strade del tempo, già di per sé stesso normalmente in condizioni pessime, intervallate da salite ripidissime. Il Trial moderno nasce circa nel 1945. Dall’inizio degli anni cinquanta nacquero i primi prototipi (works bikes) delle più famose case inglesi. Alcuni modelli entrarono poi nei listini e furono prodotti in discrete quantità, dato il crescente numero di richieste da parte degli sportivi. Il trial divenne il vero banco di prova per misurare l’abilità di guida dei piloti e nel contempo un eccellente punto di confronto dei mezzi.
Il primo Campionato Mondiale di Trial venne organizzato nel 1975 e, in quell’edizione inaugurale, la prova italiana fu disputata sul circuito del Vandalino (vicino a Torino).
Le competizioni di trial outdoor si svolgono generalmente su un percorso all’aperto con 10/15 zone fetucciate, aventi ostacoli obbligati in base al livello di abilità e controllate da un giudice di zona, da percorre per 2/3 giri e in un tempo massimo di 5/6 ore ;

però da quest’anno lo svolgimento sarà differente: le categorie elevate gareggeranno il sabato e la domenica pomeriggio, invece le categorie ‘inferiori’ solo la domenica mattina, inclusa la categoria femminile. Lo scopo dei concorrenti è quello di cercare di superare gli ostacoli senza mai appoggiare i piedi giù dalla moto.

Le penalità vengono cosi assegnate:
1 piede appoggiato a terra = 1 penalità
2 piedi = 2 penalità
3 o più piedi = 3 penalità
Manubrio che tocca a terra, togliere la mano dal manubrio col piede a terra, rottura della fettuccia, spegnimento della moto col piede a terra , scendere dalla moto o non completare la zona = 5 penalità
Ogni minuto di ritardo (nel tempo totale) = 1 penalità
Alla fine sarà vincitore chi avrà ottenuto meno penalità
Il trial indoor si svolge generalmente in piazze o palazzetti e la differenza dal trial outdoor è che gli ostacoli vengono creati artificialmente.
Si svolgono anche delle mulatrial cioè giri autorizzati che permettono di percorrere vecchi sentieri o mulattiere godendosi meravigliosi paesaggi.
Attualmente il campione italiano di trial è Matteo Grattarola (classe 1988 ) e il
campione mondiale in carica è Toni Bou (classe 1986).

E voi ragazzi? Che aspettate a praticare il trial? Chissà che nel prossimo articolo non si parli proprio di voi…