ATP FINALS/Una grande occasione per Torino

Il 24 aprile è stata assegnata alla città di Torino l’organizzazione delle ATP Finals. Approderà quindi nel capoluogo piemontese uno degli eventi tennistici più importanti a livello mondiale, infatti tra il 2021 e il 2025 gli otto tennisti più forti al mondo, secondo la classifica dell’ATP, si sfideranno per aggiudicarsi il titolo di “Maestro tra i maestri” e un cospicuo assegno, che può arrivare a milioni di euro.
A seguito dell’annuncio da parte di Chris Kermode, il presidente dell’ATP, che è l’associazione dei tennisti professionisti, è apparsa sui social la reazione del sindaco di Torino, ovvero Chiara Appendino.
Sono state rilasciate anche molte interviste, tra cui quella del sindaco stesso, quelle di alcuni tra i più grandi tennisti italiani e quelle dei più grandi dirigenti tennistici, in tutte queste traspare felicità e orgoglio, perché negli ultimi anni il tennis italiano sta passando un momento di crisi, soprattutto nel settore femminile.
Questa manifestazione garantirà molti turisti e di conseguenza molti soldi al capoluogo piemontese, aiutando l’economia locale, infatti a Londra, dove fino al 2020 si giocheranno le ATP Finals, gli organizzatori hanno guadagnato decine e decine di milioni di sterline, senza contare gli introiti avuti dagli alberghi, dai ristoranti e da tutte le attività commerciali.
Dal 2021 in poi la federazione italiana tennis potrà contare su un torneo di primissimo ordine, che può fungere da stimolo per i nuovi giocatori e allo stesso tempo può garantire una grande quantità di entrate economiche, che potranno poi essere reinvestire nei circoli italiani.
Secondo me questa è una grandissima opportunità sia per la città di Torino, sia per l’Italia intera, che potrà usare questa manifestazione come trampolino di lancio sia a livello sportivo, che a livello economico. Quindi vedremo come sarà organizzato questo evento e se porterà tutti gli introiti e tutte i benefici che si prospettano, fatto sta che questa competizione è un grande simbolo, perché è il frutto dell’unione di molte associazioni politiche e sportive, che spesso sono rivali, ma che per l’occasione hanno unito le forze creando una manifestazione con grandissime potenzialità. Ciò ci insegna che molto spesso unendo le risorse, invece di farsi la guerra, si possono ottenere risultati comuni, che da soli non avremmo potuto avere.