MARIO DRAGHI/Il momento più delicato e decisivo

Mario Draghi, l’ex presidente della Bce, la Banca Europea, massima istituzione economica del vecchio continente, sta costruendo in queste ore un nuovo Governo per l’Italia, dopo che il premier Giuseppe Conte si è dimesso per la difficoltà ad avere una maggioranza solida in Parlamento.
Momento delicato e decisivo per l’Italia

Draghi, stimato da tanti politici, economisti e semplici cittadini, sia in Italia sia all’estero, appare l’uomo giusto per il Paese nel momento più delicato e decisivo: l’Italia deve investire nel migliore dei modi 209 miliardi di euro resi disponibili dall’accordo con l’ Unione Europea. L’incarico a Mario Draghi nasce soprattutto per avere a disposizione le sue capacità finanziarie, economiche e politiche. In queste ore il presidente incaricato sta cercando di scoprire quali forze politiche lo sosterranno e quali si troverà invece contro. Sta decidendo quali ministri nominare nel suo Governo, se tenere alcuni di quelli che già erano con Conte.

“I sabotatori sono altri”

L’auspicio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella è che una larga e solida maggioranza possa stringersi intorno a Mario Draghi per dargli la forza di preparare e realizzare gli investimenti che potrebbero cambiare in meglio il volto dell’Italia del Duemila.
Il presidente uscente Giuseppe Conte ha incontrato Draghi e gli ha espresso il proprio appoggio. “Non sarò un ostacolo – ha detto Draghi – i sabotatori sono altri” riferendosi a Matteo Renzi che sarà ricordato dai nipoti come uno dei politici meno affidabili della storia italiana.

Rischio di rompere gli equilibri

L’arrivo di Draghi ha spiazzato la maggioranza di centrosinistra che sostiene Conte, composta da Pd, M5s e Leu, e rischia di rompere i loro equilibri. Stanno discutendo tra loro per decidere se appoggiare il presidente incaricato e portare avanti con lui il programma politico, economico e sanitario avviato con Giuseppe Conte. Quest’ultimo, si apprende dopo una serie di contatti con Beppe Grillo, il fondatore del Movimento 5 Stelle, potrebbe diventare il candidato premier dei Cinque Stelle e della coalizione di centrosinistra che tra due anni potrebbe ripresentarsi alle elezioni del nuovo Parlamento italiano.