STUDIO BOCCONI/Perché i paesi ricchi dovrebbero donare il vaccino
Un recente studio realizzato dall’Università Bocconi ha posto l’attenzione su un aspetto riguardante i vaccini anti-covid del quale non si è ancora parlato: i Paesi sottosviluppati non sono in grado di sostenere le spese per acquistarne le quantità necessarie a immunizzare le proprie popolazioni.
È ovvio che tutti i Paesi industrializzati si siano mossi in una corsa alla prenotazione presso le ditte farmaceutiche che li producono, sperando di poter avere la consegna degli stessi il prima possibile, ma nei Paesi dove il reddito pro-capite è bassissimo non è stato affatto così. Questa realtà ha motivato i ricercatori della prestigiosa università milanese a intraprendere uno studio su quali potrebbero essere le conseguenze se fossero gli stati più ricchi a sobbarcarsi le spese per acquistare le dosi anche per quelli impossibilitati a farlo e quali invece se scegliessero di lasciarli al loro destino.
I risultati sono sorprendenti: l’opzione migliore sarebbe quella di regalare i vaccini per immunizzare la gran parte della popolazione dei paesi poveri, e non è dettata da una questione morale o umanitaria, perché lo studio fatto prende in considerazione gli aspetti economici e ha dimostrato che riuscire a rendere immune anche il Terzo mondo porterebbe vantaggi nei commerci e renderebbe possibile una rifioritura dell’economia.