TWENTY-TWENTY/Ecco tutti gli anniversari di quest’anno (con un occhio alla Maturità)

2020, una data tonda, una cifra simbolica, l’inizio di un decennio, ma anche la meta di tanti anniversari che – con l’aiuto del Sole 24 ore – proviamo a ricostruire insieme, con un occhio all’esame di Maturità dove – dietro ogni anniversario – si può nascondere un potenziale tema…

 

500 anni fa
6 aprile 1520 – La morte di Raffaello
Scomparso a Roma all’età di soli 37 anni, il grande pittore del Rinascimento viene celebrato con un “Anno Sanzio” di iniziative nella natia Urbino, a Roma, Milano e Londra. La mostra più importante alle Scuderie del Quirinale, dal 5 Marzo al 2 giugno con oltre duecento opere capolavori tra dipinti, cartoni e disegni; nel Salone di Raffaello nei Musei Vaticani convegno internazionale di studi in aprile.

400 anni fa
6 settembre 1620 – I «Pilgrim Fathers» partono per l’America
Dal porto di Plymouth, nel sud-ovest dell’Inghilterra, il 6 settembre 1620 (secondo altre fonti il giorno 16) salpa la nave Mayflower dei “Padri Pellegrini” (Pilgrim Fathers), puritani calvinisti, con un centinaio di passeggeri compresi donne e bambini, diretti verso il Nuovo Mondo per fondare una colonia. Dopo un viaggio estenuante durato due mesi, i coloni raggiungono gli attuali Stati Uniti a Cape Cod (a sud-est dell’attuale Boston). Il primo inverno è durissimo e muoiono 40 persone della spedizione. L’anno seguente però la colonia riesce ad organizzarsi bene, costruisce case solide, coltiva la terra e instaura rapporti amichevoli con le tribù indiane.
Nell’ottobre 1621 i Pellegrini, insieme con i nativi del luogo, festeggiano il raccolto: la ricorrenza sarà in seguito commemorata come Giorno del Ringraziamento (Thanksgiving Day) diventando una delle più sentite festività americane.

250 anni fa
16 dicembre 1770 – Nasce Beethoven
Considerato fra i più grandi compositori e musicisti di tutti i tempi, nonostante la sordità che lo colpì a soli trent’anni, Ludwig van Beethoven nasce a Bonn, ma trascorre quasi tutta la sua vita a Vienna (dove muore nel 1827). L’“Inno alla gioia” (Nona Sinfonia) è diventato l’inno della Ue e le capitali europee, compresa la città natale Bonn (nonché ex capitale della Germania Ovest), omaggeranno durante l’anno il suo genio musicale. A New York, la Carnegie Hall ha annunciato per la prossima stagione l’esecuzione integrale di due sinfonie.

150 anni fa
1° settembre 1870 – Napoleone III sconfitto a Sedan
Originata dalla questione dinastica sul trono di Spagna, scoppia nell’estate 1870 la guerra franco-prussiana. Mentre un esercito francese è assediato a Metz, un’altra armata comandata dal maresciallo Mac Mahon e presso cui si trova l’imperatore Napoleone III viene sconfitta il 1° settembre da von Moltke a Sedan, sulla Mosa. Fatto prigioniero dai prussiani lo stesso imperatore, a Parigi viene proclamata la repubblica con un governo provvisorio (Terza repubblica).

Scoppiato il conflitto tra Francia e Prussia nell’estate 1870, le truppe francesi inviate a difesa del Papa si vedono costrette a lasciare Roma. Pio IX non accetta però una trattativa con lo Stato italiano sulla rinuncia al potere temporale, per evitare uno spargimento di sangue, nonostante una lettera personale di re Vittorio Emanuele II al Pontefice. Il 20 settembre le truppe italiane, comandate dal generale Raffaele Cadorna, dopo un breve cannoneggiamento a Porta Pia, entrano a Roma attraverso una breccia aperta nelle mura Aureliane (i primi a varcarla sono i bersaglieri); il Papa si ritira in Vaticano, protestando contro lo Stato “usurpatore”. In parallelo a questi fatti, sul piano religioso, c’è il Concilio Vaticano I, aperto l’8 dicembre 1869, interrotto per lo scoppio della guerra franco-prussiana e sospeso quando le truppe italiane entrano in Roma, ponendo fine allo Stato pontificio. Sarà Giovanni XXIII, novant’anni dopo, a chiuderlo formalmente nel 1960, alla vigilia del Concilio Vaticano II. Comunque, il 18 luglio 1870, dopo sfibranti discussioni e diversi contrasti, Pio IX ottiene la proclamazione del dogma dell’infallibilità del Papa, quando parla ex cathedra in materia di fede e di morale.

Cento anni fa
16 gennaio 1920 – Il «Proibizionismo» negli Usa
Entrano in vigore il Volstead Act e il XVIII emendamento della Costituzione: gli Stati Uniti vietano la fabbricazione, la vendita, l’importazione e il trasporto degli alcolici. Il “proibizionismo” durerà fino al 1933, quando sarà abolito dal nuovo presidente democratico Franklin D. Roosevelt. Pur apprezzabile nelle intenzioni dei promotori, il divieto federale sugli alcolici (“The Noble Experiment”) non avrà esito felice: gli anni Venti si associano infatti negli Stati Uniti al contrabbando e al gangsterismo.

20 gennaio – Fellini, cento anni dalla nascita
Dai Vitelloni nel 1953 alla Dolce vita nel 1960, da Amarcord nel 1973 a Ginger e Fred nel 1986: tanti film celebri per il grande regista italiano (Rimini 1920-Roma 1993).

18 maggio – Karol Wojtyla, futuro papa Giovanni Paolo II
Nato nel 1920 a Wadowice (50 km da Cracovia) in Polonia, in seguito alla improvvisa morte di Giovanni Paolo I (papa Luciani), Karol Wojtyla viene eletto Papa il 16 ottobre 1978 con il nome di Giovanni Paolo II (primo non italiano dal XVI secolo). Il suo pontificato si caratterizza per i tantissimi viaggi apostolici, in Italia e all’estero; di particolare importanza quelli nei paesi dell’Est europeo, che vedono la fine dei regimi comunisti. Il 13 maggio 1981 Ali Agca, un giovane turco nascosto tra la folla in piazza San Pietro, spara al Papa due colpi di pistola, ferendolo gravemente all’addome: la sua convinta fede gli fa ritenere che sia stata la Madonna a proteggerlo e a salvarlo. Anziano e malato, anche negli ultimi anni della sua vita non rinuncia al ministero petrino e partecipa con intensità e commozione al grande raduno dei giovani a Roma, in occasione del Giubileo del 2000. La sua beatificazione, richiesta fin dai primi giorni seguiti alla sua morte (2 aprile 2005), arriva in tempi record: il successore Benedetto XVI lo proclama beato nel maggio 2011 e Papa Francesco presiede alla canonizzazione (in una cerimonia condivisa con l’emerito Benedetto XVI), insieme a quella di Giovanni XXIII nell’aprile 2014.

24 dicembre – «Natale di sangue» a Fiume
Con il trattato di Rapallo (firmato il 12 novembre), l’Italia rinuncia alla costa dalmata a favore della Jugoslavia, ottenendo l’Istria e Zara, mentre Fiume (oggi Rijeka, in Croazia) è dichiarata “città libera”. Ma Gabriele D’Annunzio, che nel settembre 1919 aveva occupato Fiume con i suoi “legionari”, non accetta l’accordo. Il governo, guidato da Giovanni Giolitti, invia truppe regolari comandate dal generale Enrico Caviglia (già protagonista dell’offensiva finale dal Piave a Vittorio Veneto nella Grande guerra) per allontanare i legionari, se necessario con la forza, da Fiume. Visti inutili i tentativi di una soluzione pacifica della controversia, Caviglia ordina l’attacco il 24 dicembre (che il Vate chiamerà con enfasi “Natale di sangue”): gli scontri durano cinque giorni e causano alcune decine di vittime. D’Annunzio sceglie la resa, ma si trattiene a Fiume indisturbato qualche altra settimana, prima di avviarsi verso il suo rifugio dorato di Gardone.

Cinquant’anni fa
20 maggio – Statuto dei lavoratori
Dopo le asprezze della lotta sociale degli ultimi mesi del 1969 (“autunno caldo”) e la strage di Piazza Fontana a Milano del 12 dicembre 1969 (opera della destra eversiva di Ordine Nuovo), l’approvazione della legge 20 maggio 1970, n. 300 segna una svolta democratica in fabbrica, garantendo dai licenziamenti arbitrari, tutelando la presenza sindacale e la libertà nei luoghi di lavoro.

7-8 giugno – Prime elezioni regionali
Nelle quindici regioni italiane a Statuto ordinario si vota per la prima volta per eleggere i consigli regionali. L’esito conferma la stabilità del centro-sinistra (al governo con un quadripartito Dc, Psi, Psdi, Pri), ma prosegue la provocazione neofascista dei “boia chi molla” a Reggio Calabria, cui era stata preferita Catanzaro come capoluogo regionale (la rivolta causa quattro vittime e molti feriti).

17 giugno – Italia-Germania 4 a 3
Nel 1970 gli apparecchi tv in Italia sono poco meno di dieci milioni, ma sono tutti accesi (e ben di più i telespettatori) quando in piena notte dallo stadio Azteca di Città del Messico comincia la diretta della semifinale Italia-Germania Ovest dei Mondiali di calcio. Per l’emozionante evolversi della gara, vinta dagli azzurri sui tedeschi grazie all’ultimo gol di Rivera nel secondo tempo supplementare, l’evento passerà alla storia come “la partita del secolo”. Gli azzurri saranno ugualmente festeggiati anche dopo la sconfitta per 4 a 1 nella finalissima del 21 giugno contro il Brasile del grande Pelé.

21 luglio – Libia: via gli italiani
Il colonnello Gheddafi, al potere dopo il colpo di stato militare del 1° settembre 1969, procede alla nazionalizzazione delle compagnie petrolifere operanti in Libia e decreta la confisca dei beni degli italiani residenti nel Paese (circa 20mila), con un mese di tempo per la consegna delle loro proprietà. Quasi tutti i nostri connazionali abbandonano la Libia.

31 ottobre – Teleselezione in tutta Italia
Avviata gradualmente nel corso di una dozzina d’anni, viene estesa a tutta Italia la teleselezione telefonica, che permette a ciascun utente di comporre un qualsiasi numero nazionale anteponendo un prefisso. A questa data gli abbonamenti telefonici in Italia sono circa 6 milioni e mezzo. Prima, l’utente che voleva parlare con un abbonato di un diverso distretto telefonico doveva chiamare il centralino: rispondeva un operatore che annotava il numero e, in seguito, metteva in collegamento i due abbonati. L’unificazione del sistema telefonico in Italia era avvenuta nel 1964, tramite la fusione delle cinque società concessionarie incorporate nella nuova Sip (che poi diventerà Telecom Italia).

9 novembre – Addio al generale de Gaulle
Ritiratosi dalla politica dopo la sconfitta nel referendum dell’aprile 1969 sulla riforma del Senato e la regionalizzazione della Repubblica francese, Charles de Gaulle muore poco prima del suo ottantesimo compleanno a Colombey-les-Deux-Églises, un piccolo comune nel dipartimento dell’Alta Marna (regione Grand Est). Protagonista per diversi decenni della storia di Francia, nel 1940 de Gaulle non accetta l’armistizio chiesto da Pétain alla Germania nazista e da Londra lancia attraverso la Bbc “l’appello del 18 giugno” al popolo francese per la resistenza, conducendo poi il Paese alla Liberazione. Richiamato al potere nel 1958 durante la guerra d’Algeria, fa approvare la Quinta repubblica con un referendum. Eletto capo dello Stato, auspica una “politica di grandezza” della Francia, ma concede l’indipendenza all’Algeria, malgrado l’opposizione dei pieds-noirs (francesi nati in Nordafrica) e dei militari, che ne avevano favorito il ritorno al potere. Decolonizza anche l’Africa nera, dove però conserva l’influenza francese. Supera la crisi del maggio 1968, sciogliendo l’Assemblea nazionale e convocando le elezioni anticipate, dove i gollisti ottengono una forte maggioranza. Poi il ritiro a vita privata, citato prima.

1° dicembre – Arriva il divorzio in Italia
Con l’approvazione della legge Fortuna-Baslini (socialista il primo, liberale il secondo) “Disciplina dei casi di scioglimento del matrimonio” viene introdotto nel nostro Paese il divorzio (in Parlamento votano contro democristiani e missini). Su iniziativa di un gruppo di laici cattolici saranno raccolte le firme per indire un referendum (il primo in Italia, dopo quello costituzionale del 1946 sulla scelta fra monarchia e repubblica), che si svolgerà nel 1974 e confermerà l’istituto del divorzio.