FUTURISMO E TRADIZIONE/Uno scontro ancora aperto

In uno studio d’arte un giovane pittore è intento a dipingere un quadro dinamico con colori vivaci e pennellate energiche. Un critico d’arte entra nello studio. Dopo essersi guardato un po’ attorno decide incuriosito di guardare le opere più da vicino. Per qualche minuto permane il silenzio nella stanza, poi si sofferma su un’opera:“Mah, io credo proprio che non vi capirò mai, come fate a chiamare questa arte? Che cosa dovrebbe rappresentare questo?” Il pittore, con tranquillità posa gli strumenti e risponde: “I gusti cambiano mio caro, non mi interessa la tua opinione, però intuisco che una discussione con te mi divertirà, quindi dimmi: per te che cos’è arte?”

 -Critico: “Beh, devo dire che nel mio lungo percorso ho maturato diverse idee, ma la conclusione a cui sono arrivato da tempo ormai è che l’arte è armonia, gradevolezza proporzione e coerenza. Senza questi elementi non può esistere arte.” 

-Giovane: “Capisco, effettivamente so che da molto tempo l’arte segue questa strada, tuttavia è il momento di svegliarsi. L’arte non è solo questo, ciò che dici è un insulto al concetto stesso di arte e alla figura dell’artista, esistono due elementi che sorpassano i tuoi per importanza. Sono qualcosa di indispensabile, che tuttavia abbiamo dato per scontato per troppo tempo, fino a dimenticarcelo: per essere tale l’arte prima di tutto deve essere messaggio e deve rispecchiare la società. Perciò quello che facciamo è arte, la società ora è questo: velocità, progresso, fiducia, tecnologia, abbiamo il dovere di rappresentarli. Tu confondi il mezzo con il fine; il linguaggio è il tuo mezzo, se ti areni su un linguaggio del passato non sei molto di più di un artigiano.”

 -Critico:” io? un artigiano? ridicolo, ciò che hai detto potrà anche essere in parte vero, ma ciò che fa di un artista ciò che è sono il talento, la tecnica e la bellezza delle sue opere. Solo ciò che è bello può essere arte, La bellezza ideale è ciò a cui dovrebbe aspirare ogni artista, la ricerca della perfezione è lo scopo più nobile che un artista possa perseguire. -Giovane: “Comprendo quello che dici, tuttavia io conosco il tuo passato:  sò che un tempo dicesti che l’arte è tale se ha un fine morale, dicesti che l’arte è tale se ha un fine religioso e così via, tuttavia nel tuo percorso sei sempre cambiato, evolvendo il tuo linguaggio e lasciandoti alle spalle il passato quando necessario, l’unica costante che noto è che nelle tue opere tu hai rispecchiato la tua società, ma ora che è giunto il mio turno, mi vuoi giudicare? IPOCRITA, mi accusate sempre di disprezzare il passato e di non rispettarlo, ma in realtà ne ho una conoscenza migliore della vostra, abbastanza da riconoscere che è giunto il mio momento, la società vuole questo, e non c’è nulla che possa fermarmi, IO SONO IL FUTURO”

 -Critico: “La tua superbia ti costerà cara. Se ciò che dici è vero prima o poi finirai dimenticato insieme a me, l’arte ha bisogno di parametri oggettivi, altrimenti gli artisti sarebbero in balia del flusso del tempo e degli avvenimenti storici…  altrimenti gli ultimi anni del mio percorso sarebbero stati vani… non posso accettarlo.”

 -Giovane:” Ed è qua che ti sbagli. Tu credi che il dover rappresentare la società sia un limite alla libertà dell’artista, ma vuoi rimpiazzare questo limite con delle catene ancora più pesanti ed eterne. La rappresentazione della società non è  un limite in quanto l’artista è inserito in essa, e ne narra lo sviluppo secondo la propria soggettività e sensibilità, senza limiti al proprio linguaggio, invece la tua bellezza oggettiva intrappola l’artista e lo rende schiavo del passato. Solo il futuro ci renderà liberi.” 

-Critico:” E dunque se l’arte non ha il dovere di essere bella, se non si deve ricercare la perfezione cosa spingerà lo spettatore ad apprezzare l’opera? Se la perfezione non è da ricercare perché intuitivamente la apprezziamo? Come può l’arte essere massima espressione dell’animo umano se non rappresenta il meglio dell’umanità stessa?” -Giovane: “Tu parli di ricercare la perfezione del corpo, noi invece rappresentiamo il  trionfo poliedrico dell’ingegno umano, una perfezione che va ben al di là delle forme, ed è questa, in conclusione, la ragione per cui io ti sono superiore.”

 

 

FUTURISMO E TRADIZIONE/Uno scontro ancora aperto

ERASMUS POLAND/A must have experience