DIARIO SCOZZESE/Day 4 – Stambecchi per un giorno

Giorno 4. Sono tre notti che ci addormentiamo alle due. La nostra stabilità mentale sembra dare i primi segni di cedimento. Ma, per fortuna, oggi è day off. Ci svegliamo più tardi, non andiamo a lavoro, dormiamo sul tram.

Mattina

La visita mattutina alla città di Edimburgo procede tranquilla. In breve raggiungiamo il castello sulla collina – breve, ossia dopo cinquecentotrentordici scalini – dove il prof ci riassume 4000 anni di storia di Scozia in cinque minuti. Scopriamo così i motivi della rivalità Inghilterra – Scozia e non ci sorprende più che la gente del posto storca il naso per la nostra pronuncia molto British. La giornata procede con la visita al parlamento.

Pomeriggio

Il pomeriggio andiamo in collina, per una allegra scampagnata nel prato. Tutti molto contenti: finalmente ci si rilassa. Sì, peccato che la collina ha una pendenza del 99,9 % e dobbiamo improvvisarci scalatori. Sorprendono le abilità del prof. Timossi, che a mo’ di stambecco passa da una rupe all’altra in mezzo secondo e non si capisce come faccia. Menomale che ha la giacca di un giallo fluo che altro che giubbotti segnaletici in autostrada. Chissà quante volte l’avremmo perso altrimenti. Una menzione speciale va alle cadute della Caterina, che decide di fare la discesa rotolando – ma come dice lei “è tutta una tecnica”.

Sera

Non preoccupatevi. Nessun ferito. Ma siamo tutti cotti e la sera decidiamo di non uscire. Salvati dalle lasagne (vi giuriamo che non erano piccanti, l’indiano in cucina deve essersi sentito male), andiamo a nanna a pancia piena. Anche oggi alle due. Perché il riposo non ci piace e perché ci divertiamo a friggere la mente del prof con un indovinello ad hoc.