La bellezza del cooperative learning

Una giornata speciale

Il 9 maggio del 2017 alcune classi del mio istituto comprensivo, la mia compresa, hanno speso un intera giornata nella città di Sestri Levante presso la Vetrina dei Sapori poco distante dal famoso sito turistico conosciuto come “Baia del Silenzio”. Ho deciso di parlare di questa esperienza in particolare perché Sestri Levante è sempre stata una delle mie città preferite, lo conferma il fatto che in compagnia di alcune amiche quella mattina ho deciso di presentarmi in anticipo rispetto all’appuntamento prestabilito per passare qualche ora in Baia a godermi il suono delle onde e il sapore del mare. Dopo aver passato queste ore di fuga dalla vita frenetica quotidiana siamo andate al punto di ritrovo e ci hanno subito presentato l’ordine del giorno.

La suddivisione in gruppi

Come prima cosa ci hanno suddiviso in gruppi: io ero nel gruppo inerente alla musica, alcuni dei miei compagni appartenevano a gruppi come quello relativo all’ambiente, altri a quello correlato all’arte, altri ancora appartenevano al gruppo dedicato ai giovani; insomma, ognuno di questi si faceva portavoce di una precisa tematica. Il compito consisteva nel girare la città in un determinato arco di tempo e trovare aspetti del luogo che fossero inerenti al tema del gruppo e infine trovare e poi proporre spettacoli, manifestazioni o qualsiasi altra cosa che non fosse già stata introdotta precedentemente, sempre attenendosi alla tematica in analisi.

Un piccolo momento tra svago e cultura

Durante la visita della città ci hanno permesso di visitare un piccolo museo sull’immigrazione. Al suo interno ricordo che c’erano diversi quadri e rappresentazioni storiche ma, più di tutto, ricordo un grosso ipad grazie al quale si riusciva, inserendo il proprio cognome, a ritrovare alcuni antenati che avessero sostato nella zona del levante della nostra regione. Inutile dire che, sebbene avessimo già trovato anni prima quel sistema di ricostruzione storica al museo navale al porto antico di Genova Principe, divenne la più grande attrazione della giornata.

Il progetto del gruppo “musica”

Terminato il momento svago siamo tornati al punto d’incontro iniziale dove gli organizzatori dell’evento ci hanno dato delle dritte su come lavorare in gruppo e su come organizzare le idee; il numero di persone facente parte di ciascun gruppo, infatti, era alto e, ovviamente, cooperare diventa difficile quando ognuno ha una propria idea e nessuno scende a compromessi. Dopo aver discusso per ore sul progetto da presentare abbiamo optato per quella che secondo noi era la scelta migliore: il progetto “Sestri Levante’s got talent” (si, siamo originali).
Al di là del plagio per quanto riguarda il nome, l’idea di fondo era ben più profonda: volevamo infatti dare la possibilità ai ragazzi che, chi per vergogna o chi per altre problematiche personali, non riescono ad esprimere e a coltivare le proprie passioni in ambito artistico. Per quanto il progetto potesse sembrare poco originale, il manager con cui ne abbiamo discusso quel giorno lo ha trovato interessante per il semplice fatto che questo tipo di programma ha già con sé un grande pubblico a cui, quindi, potrebbe interessare una traslazione dello show in scala minore. Al di là dell’idea in sé ha trovato il progetto positivo anche per il conseguente progresso economico locale; l’organizzazione infatti comporterebbe da un lato l’impiego di molti operai, ma anche, anzi soprattutto, l’imminente interesse di molti giornalisti pronti a pubblicizzare il luogo e ad aumentarne il turismo.

l’importanza del Cooperative Learning

Questa esperienza è stata molto utile alla comprensione di quanto sia importante valorizzare il luogo in cui viviamo ma, soprattutto, all’importanza del Cooperative Learning. Abbiamo provato sulla nostra pelle quanto sia importante coordinare il lavoro e le idee di ciascuno al fine di svolgere i compiti con più serenità e, di conseguenza, di ottenere risultati migliori.