Una settimana per scoprire chi SARO’

Il Liceo Davigo, tra i vari progetti di “Alternanza scuola lavoro”, ha promosso la settimana “Sarò”, sostituendo per una settimana le consuete lezioni con incontri tra studenti ed esperti di vari settori, al fine di far conoscere ai primi le peculiarità di alcune professioni.

Ogni giorno per una settimana ci è stata offerta l’opportunità di assistere a relazioni (cinque corsi per mattina) di diverse figure professionali che hanno voluto condividere con noi studenti esperienze personali, elargendo opinioni e consigli. Avendo le idee abbastanza chiare sul mio futuro, legato alla formazione umanistica più che a quella scientifica ed avendo individuato nella Facoltà di Giurisprudenza la mia probabile futura scelta universitaria, sono stato maggiormente interessato dall’incontro con un legale ed un giornalista.

Il relatore che ci ha introdotto nella professionale legale era una donna, una penalista. La stessa, nel rappresentarci la sua specializzazione, ci ha chiarito la differenza tra il ramo civile, che si occupa tra l’altro di contratti, diritto di famiglia e societario, responsabilità civile per danni, e quello penale che si occupa di reati come il furto, l’appropriazione indebita, l’omicidio, la truffa.

L’avvocato ci ha chiarito che la diversità non è solo nelle materie trattate, ma anche nello svolgimento dei processi che hanno regole profondamente diverse e che richiedono, al di là di conoscenze di base uniformi e di una laurea comune, studi ed esperienze professionali differenti.

Ci ha spiegato in particolare come l’avvocato civilista esercita la propria attività mediante tutta una serie di atti scritti che vengono depositati nel corso della causa secondo le scadenze date dal codice di procedura, l’avvocato penalista deve essere invece un brillante oratore e la sua attività si svolge soprattutto nell’ambito di discussioni orali. Per intenderci, il penalista più che il civilista deve avere quelle doti che in questi anni di studio abbiamo avuto modo di conoscere ed apprezzare in Cicerone, il più grande oratore di tutti i tempi.

Dopo averci illustrato la sua professione, l’avvocato si è intrattenuto su una breve spiegazione sui corsi universitari relativi appunto alla Facoltà di Giurisprudenza; oggi divisi in triennio (per chi ad esempio vuole inserirsi nel modo della consulenza alle imprese), e quinquennio (per chi intende esercitare l’avvocatura o la magistratura). La professionista ci ha suggerito senz’altro la seconda opzione, preferibile per un più veloce inserimento nel mondo del lavoro. Al termine del ciclo universitario, il quale consente approfondimenti a seconda di attitudini e propensioni ai diversi rami del diritto (oggi esistono tra l’altro numerosi corsi e master di specializzazione nel diritto internazionale e comunitario), il laureato in giurisprudenza deve fare un anno e mezzo di pratica presso un legale o corsi di specializzazione. Il legale ci ha spiegato che molti studi di avvocati (non il suo) “sfruttano” i giovani laureati e non offrono loro un compenso economico durante questo periodo di pratica obbligatoria. Ci ha anche riferito che tale situazione non è corretta e che sempre di più il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati cerca di evitare che i giovani laureati siano obbligati a svolgere attività di segretariato senza ricevere il giusto compenso, stabilendo delle regole precise a cui gli Avvocati che assumono praticanti devono attenersi.

Il legale ci ha fatto capire come la professione dell’avvocato sia tanto difficile, quanto affascinante ed appagante. Ci ha suggerito di stare attenti a seguire le nuove specializzazioni, quelle cioè che saranno utili ed attuali quando avremo completato il nostro ciclo di studi.

Altra professione che esercita su di me un fascino particolare è quella del giornalista, un lavoro che consente una straordinaria vicinanza con l’attualità, la cultura e l’approfondimento. Anche per i giornalisti esistono diverse specializzazioni; il giornalista sportivo, l’esperto di cronaca nera, di politica. Tutte figure professionali che hanno in comune la passione per la scrittura e la comunicazione, ma necessitano di preparazioni tecniche diverse e specifiche. Chi commenta e racconta dei risultati di elezioni non può infatti essere all’oscuro di leggi elettorali, della storia dei partiti, dei diversi schieramenti. Così chi racconta di una partita di calcio deve conoscere la vita ed il percorso di ogni singolo giocatore, dei suoi trascorsi, dei suoi infortuni.

All’incontro era presente il Direttore della testata del Levante del Secolo XIX ed una video maker. Il giornalista ci ha parlato della prima pagina del quotidiano, importantissima essendo la sola visibile prima dell’acquisto del giornale, in edicola.  La prima pagina presenta la testata (ovvero il nome del quotidiano) ed il corpo della pagina, che contiene gli articoli sulle principali notizie della giornata. Spesso gli articoli sono affiancati da immagini fotografiche. Molte testate presentano in apertura un articolo, che si configura come il pezzo più importante della pagina, chiamato “editoriale”. In alcune testate il direttore scrive ogni giorno l’articolo di apertura.  Spesso gli articoli che iniziano nella prima pagina continuano nelle pagine interne ed a completamento della prima pagina, troviamo vignette satiriche, messaggi pubblicitari o altri elementi caratteristici. L’importanza di una notizia rispetto ad un’altra è determinata sia dalla posizione (quelle più rilevanti vengono collocate in alto), sia dallo spazio e dalle dimensioni dei caratteri che essa occupa.

L’avvento dei giornali online non ne ha cambiato le caratteristiche fondamentali, ma ha introdotto nuove professionalità, quali quella del video maker che si occupa dell’editing di un video e quella di esperti di informatica che si adoperano per la creazione e l’allestimento del sito.

La varietà dell’offerta della settimana “Sarò” mi ha consentito di partecipare a molti altri momenti di confronto che mi hanno fatto conoscere ed avvicinare a realtà a me sconosciute che ho trovato estremamente interessanti (robotica, marketing, comunicazione, creazione app). Questo progetto mi ha fornito nuove e più approfondite competenze, ha fatto maturare in me ulteriore consapevolezza nell’individuazione di mie attitudini ed interessi nell’ottica delle attuali esigenze di mercato e dell’offerta di lavoro.