Come “nani” alla notte del classico

di Maria Elena Cassinelli
-“Siamo come nani e giganti sulle spalle del mondo e ascoltiamo il respiro di chi ci sta accanto
Siamo come nani e giganti sulle spalle del mondo e crediamo in quel sogno 1000 anni e un secondo”
(“Nani e giganti”-Francesco Rainero)

 
La canzone “Nani e giganti” di Francesco Rainero ha aperto la terza edizione della “Notte nazionale del liceo classico”, tenutasi venerdì 13 gennaio, presso ben 388 scuole italiane. La canzone è nata dall’aforisma “nos esse quasi nanos gigantum humeris insidentes” (=noi siamo come nani seduti sulle spalle dei giganti), attribuito a Bernardo di Chartres, che indica la “dipendenza” della cultura moderna da quella antica. Questa frase fa parte del repertorio da cui i professori, ma anche gli studenti, gli ex studenti, i bidelli e i segretari del liceo classico possono attingere per promuovere la loro scuola, in particolare durante gli Open Day. Per questo motivo, all’ideatore del progetto “Notte nazionale del liceo classico”, Rocco Schembra, è sembrato doveroso proporre la canzone anche a tutte le altre scuole aderenti all’iniziativa. Oltre all’apertura, i le scuole sono state accomunate anche dal finale, durante il quale è stato recitato il “lamento di Danaro”, un frammento del Simonide. Durante il testo della serata, invece, ogni istituto ha potuto scegliere quali attività svolgere. Ciò ha dato spazio alla creatività degli organizzatori che hanno, così, potuto conferire un pizzico di originalità alla serata, per distaccarsi dalla “monotonia”, che viene spesso attribuita da coloro che non credono nella grandezza, nella bellezza e nell’attualità dei classici.
 
In particolare, presso il liceo Da Vigo di Rapallo, coloro che entravano nella struttura sono stati accolti da un ragazzo travestito da Caronte che, munito di lanterna, li ha guidati lungo i corridoi illuminati da centinaia di piccoli lumi, posati ordinatamente sul pavimento, e da decine di lanterne, poste sui tavoli o sorrette dagli attori. Alcuni alunni, travestiti, hanno recitato diversi passi dei grandi classici, in Italiano e in Greco antico. Immediatamente dopo la proiezione del video “Nani e giganti”, una ragazza del quarto anno ha recitato il proemio dell’Iliade in Greco e, successivamente, un coro l’ha ripetuto in italiano, ricreando una sorta di cantilena a più voci piuttosto suggestiva. Tra le scene che più hanno emozionato il pubblico, vi sono il sacrificio di Ifigenia, l’incontro tra Cesare e Cleopatra, il discorso di Medea a Giasone e il “folle volo di Ulisse”. La serata si è conclusa con un tocco di modernità, quasi a sottolineare l’aforisma dei “Nani sulle spalle dei giganti”. Difatti, mentre due ragazze intonavano canzoni moderne, organizzatori, attori e spettatori hanno potuto divertirsi in compagnia e beneficiare di un buffet, preparato da alunni e insegnanti.
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