BehindTheCurtains/E tu lo sai cosa c’è dietro ad un TG?

di Valentino Ferrari

– Il 21 dicembre, la IIA Classico del Liceo da Vigo si è recata alla sede regionale della RAI per il progetto “Rai Porte Aperte”, un progetto aperto alle scuole che mira a far conoscere ai ragazzi cosa c’è dietro il tg e la radio che molti guardano.

Cosa abbiamo fatto?

Appena arrivati alla sede regionale, ci ha accolti il presidente della sede. Subito dopo siamo saliti al piano superiore, dove ci hanno spiegato cosa avremmo fatto nella mattinata. Dopodiché siamo andati a vedere una vera e propria riunione di redazione, dove parlavano dei principali fatti della giornata. Poi, alcuni nostri compagni hanno provato a fare una telecronaca della partita Italia-Svezia, altri hanno provato a fare il giornale radio. Ci siamo quindi divisi in due gruppi per provare a fare un vero e proprio tg (io facevo l’inviato). Infine, ci hanno spiegato gli aspetti tecnici del tg e come la tv e la radio arrivino nelle nostre case.

Cosa c’è dietro a un tg?

Molti si pongono questa domanda. A volte capita che, guardando il tg, venga da chiedersi: “come lo fanno?”. Dietro a un tg chiaramente c’è la preparazione, ci sono i cameramen, il regista dietro le quinte e il conduttore, l’inviato e gli ospiti davanti. Non è facile tuttavia questo lavoro; uno dei tecnici racconta che bisogna convivere con 5 minuti di ansia giornaliera, ovvero quella poco prima della messa in onda del tg.

Opinioni sulla gita

Avendo provato sia a fare la radio che a fare l’inviato nel nostro tg, ritengo che questa sia stata un’esperienza molto formativa a livello strettamente personale. Mi ha fatto capire talmente tante cose che, dopo questa gita, guardare il tg non sarà lo stesso. È incredibile come ci sia tutto quel lavoro in pochi minuti di telegiornale. Riccardo, uno dei due telecronisti, ha spiegato che la telecronaca è difficile, in quanto stare al passo con la partita senza smettere di parlare, è impegnativo. Si può dire che a tutti sia piaciuta la gita, anche se non a molti interessa in particolar modo lavorare lì: del resto, è un’età in cui ogni esperienza è utile e necessaria per crescere.