SORI/Un piccolo teatro con grandi nomi

a cura della Redazione Sharing Nicoloso

– Eugenio Barba, Peter Stein e Marco Paolini sono attori e registi di gran peso nel teatro italiano e internazionale.

Le regie di Stein e la sua opera rappresentano la storia del teatro contemporaneo, Barba è il nostro registra teatrale più importante ed è considerato uno degli ultimi maestri nel suo ambito, mentre tutti noi ricordiamo il racconto del Vajont di Paolini.
Sono personalità che facilmente associamo alle grandi compagnie teatrali o al piccolo schermo, che stranamente si sono esibite in un piccolo teatro di periferia, quello del mio paese: Sori.
Il Teatro del Levante di Sori nacque nel 2008, quando venne ristrutturato il vecchio cinema, che non era utilizzato da anni.
Da allora questo ambiente viene utilizzato per proiezioni cinematografiche, rappresentazioni teatrali, letture, concerti e per eventi legati alla scuola primaria.
È sorprendente che la compagnia teatrale a cui il comune affida la programmazione, cioè il Teatro Pubblico Ligure, abbia la possibilità di lavorare con dei nomi e con delle personalità così altisonanti, nonostante le poche risorse a disposizione e il basso ritorno economico che una struttura così piccola e così poco conosciuta può garantire.

La programmazione degli spettacoli e delle attività con gli “addetti ai lavori” è una spesa non indifferente pure per le realtà più consolidate come i teatri delle grandi città. Infatti sempre più spesso si parla di come i grandi teatri raramente riescano a gestire le proprie esigenze economiche, dovendo convivere e combattere con i finanziamenti che diminuiscono nel tempo e le casse che via via si svuotano.
Figuriamoci quindi in realtà così piccole, che dipendono ancora di più dalla buona volontà di finanziatori esterni per riuscire a portare avanti il loro intento, a dispetto dei pochi posti a sedere e della poca pubblicità.

Questa realtà di Sori vince tutte le sue sfide quotidiane grazie al contributo della Compagnia di San Paolo, che è una delle più grandi fondazioni filantropiche e uno dei più grandi investitori nelle attività culturali in Italia.
Infatti l’anno scorso il teatro vinse un bando per l’assegnazione di un contributo, che insieme all’aiuto del comune, sarebbe stato poi sufficiente per la realizzazione della stagione corrente.

Il progetto in questione è l’Atlante del Gran Kan, che consiste in una raccolta di racconti che sono stati raccolti per tutto il paese, formando così un riassunto della storia recente della comunità di Sori.
Il tutto poi è stato messo in scena dagli stessi protagonisti di queste narrazioni con la sapiente direzione artistica di chi cura tutto il cartellone.

Questa piccola ma importante realtà è la dimostrazione di come si possano proporre scenografie e spettacoli di vario genere anche senza avere grandi mezzi e di come un piccolo comune possa presentare delle opere, che di norma sono offerte solo nei grandi centri.