Arte allo stato Urbano – Mostra di Banksy a Roma

 

di Chiara Manfredini

– Può la street art diventare un sorprendente mezzo di espressione, essere molto di più che semplice “arte di strada“?
La mostra “War, Capitalism & Liberty“, una delle più grandi esposizioni dedicate a Banksy inaugurata il 24 maggio a Palazzo Cipolla a Roma, ne è un esempio lampante.
L’artista senza identità britannico, conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo per le sue straordinarie abilità artistiche, ha sempre considerato la strada il suo “palcoscenico” per eccellenza.
Le opere esposte a Roma, infatti, non sono altro che donazioni di collezionisti privati, nessuno dei capolavori presenti alla mostra è stata sottratta alla strada.
Ciò che rende l’arte di Banksy unica nel suo genere, sono proprio i temi di cui lui ha scelto di “parlare”.
Le sue opere sono spesso a sfondo satirico, trattano argomenti politici, sociali ed etici, vere e proprie rappresentazioni della società moderna su di un muro.
Tra le sue opere più conosciute,vi è infatti “mobile lovers”, che fa riflettere sull’influenza della tecnologia nei rapporti umani, ritraendo due innamorati che si abbracciano e allo stesso tempo guardano il loro smartphone.

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Un chiaro esempio, invece, della critica dell’artista alla guerra è l’opera “armored dove”, dove vediamo una colomba della pace con addosso un giubbotto antiproiettili, un ramo di ulivo in bocca e un mirino puntato al cuore.

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Tutti temi molto sentiti nella società odierna e che arrivano dritti al cuore di chi contempla i suoi graffiti.
Il suo scopo sembra essere quello di instillare la riflessione attraverso una sottile vena umoristica.
Quale modo migliore per un artista di diffondere la propria arte, se non rendendola accessibile a tutti?
Un  passante, in un momento qualsiasi della sua giornata, si trova faccia a faccia con un’opera d’arte che non solo vuole sorprendere e stupire, ma anche insegnare.
Lo stesso Bansky disse: “alcune persone diventano dei poliziotti perchè vogliono far diventare il mondo un posto migliore. Alcune diventano vandali perchè vogliono far diventare il mondo un posto dall’aspetto migliore”.

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