Cinema/Quando l’uomo sfida il pregiudizio

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a cura della Redazione Entertainment

Tre film apparentemente molto lontani tra loro, che trattano situazioni differenti. Ma un fil rouge c’è, ed è davvero molto forte: il pregiudizio.

Markus Zusak deve gran parte della sua fama alla stesura del suo romanzo “Storia di una ladra di libri”, un racconto dove lo scrittore è riuscito ad aggiungere dei piccoli dettagli che hanno reso questa storia un enorme fenomeno letterario, come ad esempio la scelta della Morte come narratore.
Da questo racconto è nato il famoso film ambientato in Germania durante la Seconda Guerra Mondiale che parla della protagonista, Liesel, che dopo essere stata abbandonata dalla madre inizia una nuova vita nella città nazista di Molching, dove impara a leggere e a scrivere. È proprio da questo momento che la bambina si appassiona al mondo della lettura, e ogni giorno ruba alcuni libri
dalla biblioteca della casa del sindaco Hermann: ecco dunque la spiegazione del titolo del racconto.

Un ragazzo, Einar, personaggio principale di “The Danish Girl”, non si sente a proprio agio col corpo in cui si trova, lo considera una specie di prigione per la sua vera natura, che vuole uscire allo scoperto. All’inizio prova a respingerla, ma la personalità di Lili Elbe continua a crescere dentro di lui, fino a non poter più essere trattenuta. Una storia vera, quella del primo transgender del mondo, che sicuramente mostra un atto di coraggio non da poco.

“Dallas Buyers Club” riporta la storia vera di Ron Woodrooffun, uomo che vive la sua vita con sregolatezza, finché un ostacolo molto più che insormontabile si pone dinanzi a lui: l’ AIDS. Ron non ha più nulla da perdere e decide di prendere farmaci in Messico per uso proprio e per venderli negli States, dove verrà processato per spaccio, nonostante le molte vite salvate.

Pregiudizio. Una sola parola carica però di molteplici sfaccettature, tutte negative. Questo è il tema ricorrente nei tre film presentati: quello fortissimo verso gli ebrei, di cui è responsabile Hitler; quello verso il diverso, un orientamento sessuale “sbagliato”, del primo transgender; infine il pregiudizio per chi è malato, chi è sconosciuto e portatore di paura. Questo male che affligge la società dalla creazione dell’uomo, non permette la libertà di essere se stessi, di vivere piena e felice la Vita. Al contrario, l’amore e lo stupore sono la chiave per vincere i pregiudizi, il desiderio di conoscere l’altro è ciò che ci arricchisce, la comprensione ciò che ci rende umani. E unici. Guardandoci con occhi sorridenti sempre, abbattiamo le barriere.

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