Con l’omicidio stradale si dice addio alla patente

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di Daniela Tarquini

– Tremila morti all’anno, donne, uomini, bambini che non ci sono più. Oltre 180mila gli incidenti stradali con lesioni a persone, ma oggi finalmente è arrivata la svolta, ossia l’introduzione dei due nuovi reati di omicidio stradale e lesioni personali stradali. Per chi si mette alla guida in stato di ebbrezza, o dopo aver assunto stupefacenti, e causa la morte di qualcuno la pena della reclusione va da 5 a 12 anni. Se invece l’investitore si dimostra lucido e sobrio, ma la sua velocità è il doppio di quella consentita, si ha una pena dai 4 agli 8 anni di reclusione e in caso di duplice omicidio si può aumentare la condanna ma non si possono superare i 18 anni di reclusione e, in tutti i casi, si ha la revoca definitiva della patente. Insomma: un segnale forte per invitare tutti a desistere da una guida che sia senza una vera responsabilità per sè e per gli altri.

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