In Costa Azzurra, dopo Nizza
Di Laura • È martedì 19 luglio e mi trovo a Nizza, sul luogo della strage. A meno di 24 ore dalla rumorosa contestazione del Primo Ministro Valls da parte dei cittadini francesi, la città sembra tornata alla calma. Un silenzio quasi irreale avvolge i luoghi dedicati alla memoria delle vittime.
Ormai rimossi dalla carreggiata, i mazzi di fiori non ancora appassiti, i ceri consunti, i tristi peluche deposti per ricordare irripetibili momenti di gioia, occupano i margini della Promenade a testimonianza del dolore di una città, di una nazione e di tutta la comunità internazionale per l’attentato da poco compiuto. Un po’ più in là, un artista di strada è intento a dare le ultime pennellate di bianco e azzurro al suo dipinto “Pour nos Anges” che spicca sul selciato rosso.
L’omaggio alle vittime continua dall’altra parte della strada, in un giardino pubblico che si stringe intorno ad un chiostro, dove nelle ore successive all’attacco i parenti delle vittime, i residenti e i
turisti hanno voluto testimoniare il loro orrore deponendo, accanto ai fiori e ai tanti giocattoli, bandiere multicolori, bigliettini di cordoglio in più lingue, poesie, canti, preghiere. Tutt’intorno,
poliziotti e soldati armati di mitra pattugliano la zona.
Ma basta alzare lo sguardo per accorgersi che la Nizza vacanziera, quella amata dai turisti di tutto il mondo che ne affollano la spiaggia, non intende cedere al terrore. Lunghe file di ombrelloni
solcano il litorale, mentre i paracaduti trainati da motoscafi punteggiano il cielo azzurro che si immerge nelle acque cristalline all’orizzonte. In riva al mare sembrerebbe un giorno come un altro, se non fosse per il vetro infranto all’entrata di un locale.
Nei ristoranti all’aperto, numerosi avventori di diverse nazionalità gustano il pranzo. Il loro sguardo sereno sembra voler lanciare un messaggio comune: “J’aime la France, j’aime la liberté, je n’ai pas
peur”. L’immensa piazza Masséna, cuore della città, è un trionfo di schizzi generosamente elargiti agli accaldati passanti-bagnanti dagli innumerevoli getti delle fontane a pavimento che creano incantevoli giochi d’acqua.
Sulle strade il traffico cittadino scorre ordinatamente. Tram nuovi fiammanti sfrecciano accanto ad autobus carichi di passeggeri con borse stracolme di saldi estivi. Le vetrine dei negozi sono un
tripudio di colori. L’andirivieni nelle eleganti boutiques del centro e nei più accessibili grandi magazzini sembra non avere sosta.
È giunta l’ora del rientro. Una dolce fragranza, che sembra provenire dai mazzi di fiori deposti sul lungomare, pervade l’aria della sera.
Sì, è proprio così, io non ho paura.