Omicidio Regeni:  una petizione può risolvere il caso

di Raffaele Raminelli – La vicenda appare in una fase di stallo da ormai troppo tempo; le indagini, in un primo momento depistate, poi chiuse e adesso di nuovo riaperte, stentano a decollare e a fare luce sulla morte del giovane ricercatore italiano; il lavoro svolto dalle autorità competenti appare, allo stato attuale, insufficiente e lacunoso. Di fronte a tutto questo è molto diffuso il sospetto che qualcuno stia cercando di nascondere la verità.

A quattro mesi di distanza dal ritrovamento del corpo del nostro connazionale, il grido di giustizia cresce di intensità e cerca nuove modalità per esprimersi. Per questo il comitato “Verità per Giulio Regeni/Il Tigullio non dimentica”, insieme ai legali della famiglia della vittima, ha deciso di lanciare sul sito “Change.org” una petizione, un gesto semplice ma concreto per mantenere alta l’attenzione e mettere pressione agli enti preposti affinché chiarezza venga fatta su questo dramma, ormai divenuto un caso internazionale.

La petizione, alla quale possono aderire anche i minorenni, propone numerosi provvedimenti; alcuni di essi, uno su tutti la richiesta di interrompere immediatamente i rapporti commerciali con l’Egitto, sono molto drastici, ma la verità non può e non deve mai scendere a compromessi. Per aderire basta aprire il link qui riportato: https://www.change.org/p/comitato-non-dimentichiamo-giulio-regeni-l-egitto-deve-essere-dichiarato-paese-non-sicuro e compilare uno specifico modulo con il proprio nome, cognome e indirizzo e-mail. La petizione ha quasi raggiunto quota 800 adesioni, tra le quali spiccano sicuramente quella di Cecilia Strada, presidente di Emergency, Claudio Baglioni, cantautore italiano, e il candidato al premio Nobel Claudio Magris. La redazione di Sharing, media partner del Comitato, da settimane si sta impegnando per dare risonanza al caso e smuovere le coscienze. Questa mattina, in particolare, alcuni studenti di quinta dell’Istituto G. Da Vigo – N. da Recco si sono recati nelle classi per promuovere e diffondere la petizione tra i loro compagni. L’auspicio comune è che questa iniziativa possa raggiungere il maggior numero possibile di persone e acquisire un peso mediatico tale da poter influenzare le decisioni delle istituzioni competenti. Per rendere finalmente giustizia a Giulio e ai suoi cari, per svelare la verità, per tenere desto il cuore.

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