Scandalo di Manduria: ecco le reazioni dei fedeli

di Gabriele
– È successo a Manduria, Puglia, un prete ha fatto discriminazioni tra gli uomini andando contro i voti fatti prima di intraprendere il suo viaggio spirituale.

Fatto negativo considerando l’etica ma anche il comportamento dell’uomo il quale si è rifiutato di lavare I piedi durante la tradizionale lavanda del giovedì santo a degli uomini poichè migranti.
La lavanda dei piedi è un evento che si compie ogni anno il giovedì prima della Pasqua nel quale si rievoca il momento in cui Gesù ha deciso di lavare tutti i discepoli che si trovavano con lui prima dell’ultima cena. Questi discepoli erano persone diverse per cultura, estetica e modi di fare, che avevano in comune il desiderio di seguire e di far sapere a tutti ciò che il Messia predicava per la Palestina.
Le stesse differenze ci sono tra il prete e i migranti, ma il ministro di Dio, in quanto tale, avrebbe dovuto mettere da parte i pregiudizi e i pensieri discriminatori mettendo in atto il volere dell’Altissimo.

Così però non ha fatto ed ora nel paese pugliese si è scatenata la bufera sul sacerdote, che si ritrova contro i suoi stessi fedeli.
L’indignazione dei fedeli è scoppiata anche sul web, uno di questi presente durante la scena ha infatti postato un messaggio che parla di alto razzismo sull’altare quella sera. In aggiunta, tra i commenti, altri fedeli parlavano della possibilità di togliere al parroco il suo incarico.

Si è parlato anche di un secondo prete, il quale avrebbe assecondato le intenzioni del primo dicendo che la chiesa non era aperta all’accoglienza di migranti.Il messaggio del secondo prete è, se possibile, più grave del rifiuto del primo. Infatti una chiesa o una moschea, o un templio, in base alla religione di appartenenza, dovrebbe essere il primo posto dove una persona, qualunque sia la sua nazionalità, il suo colore della pelle, la sua identità sessuale, il suo stato civile, potrebbe trovare un riparo nel quale egli possa dialogare con il proprio dio, pregare per lui e venerarlo.

Leave a comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *