Terremoto tra Lazio e Marche: prima scossa alle 03:36

L’Italia è considerata una zona sismica in quanto è situata al margine di convergenza tra due grandi placche, quella africana e quella euroasiatica. Il loro movimento causa frequentemente attività sismica, basti pensare che dall’anno 1000 al 2006 si sono verificati quasi 1700 terremoti e dal 1900 ad oggi se ne sono verificati 30. L’ennesimo terremoto si è verificato stanotte nel centro Italia alle ore 3:36.L’epicentro è situato a due chilometri di distanza da Accumuli vicino a Rieti e le diverse scosse, di un’intensità che varia da magnitudo 6.0 a 2.2, hanno coinvolto (e stanno tutt’ora coinvolgendo) diverse città tra cui Amatrice, Arquata del Toronto, Norcia e alcune scosse si sono sentite persino a Roma. Il sistema di emergenza dei Vigili del Fuoco per i soccorsi si è subito attivato ed è tutt’ora pienamente operativo. All’ora attuale si parla di circa 60 vittime, i feriti sono in continuo aumento e gli ospedali delle città vicine lavorano senza sosta. Degli aiuti sono arrivati anche da tante persone che abitano in città vicine non colpite e sono già state allestite delle tendopoli che possono ospitare 500 persone. Da quanto risale da alcune testimonianze, in queste ore otre agli ingenti danni, si sta rivivendo la paura già vissuta nel 2009 all’Aquila. Purtroppo non ci resta che sperare che il numero di vittime non aumenti e che in futuro si possano trovare metodi di costruzione in grado di affrontare al meglio questi fenomeni.

Lucrezia

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