Felugo/Dalla pallanuoto ai giovani, la stoffa di un campione

di Federico Lobiano

– Un anno fa ho avuto l’opportunità di conoscere un pilastro della pallanuoto italiana, una persona grande sia dentro che fuori dall’acqua, il presidente della Pro Recco, Maurizio Felugo.

Com’è nata la tua passione per la pallanuoto?
La mia passione è nata in spiaggia con gli amici di infanzia, praticavo la pallanuoto insieme al calcio e al basket, poi, però, quando avevo più o meno dodici o tredici anni, ho capito che solo la pallanuoto era la mia vera strada, nonchè il mio sogno.

Quali sono stati i momenti di maggior difficoltà e quali di maggior soddisfazione nella tua lunga carriera?
Di difficoltà tantissimi! Non ricordo nemmeno quante sconfitte, quanti infortuni e, invece, direi che l’oro mondiale di Shangai è stata la soddisfazione maggiore.

Cosa si potrebbe fare per invogliare più giovani a seguire la pallanuoto?
Sicuramente è importante viaggiare, conoscere e cercare di non giudicare mai solo dalla copertina, la pallanuoto è uno sport che crea spirito di squadra e fa instaurare amicizie indivisibili.

Che consigli daresti ad un giovane per spingerlo ancor di più nelle proprie passioni?
Il mio consiglio è quello di non mollare mai, stringere i denti, perché il lavoro alla fine paga sempre! Non bisogna mai arrendersi, ragazzi, alla fine le soddisfazioni arrivano, anche dopo qualche sconfitta.

Stando a contatto con tanti ragazzi, come ci vedi?
Vedo una gioventù non diversa dalla mia, anzi, molto simile, con la fortuna che ogni ragazzo ha la possibilità di esplorare il mondo con molta più facilità e trovare il proprio posto.

Mi permetto di ringraziare personalmente Maurizio, che ha reso possibile questa intervista e lo ringrazio anche per tutto quello che ha fatto e che continua a fare per me, davvero.

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