#SharetheScience/perché smettere di fumare?

di Maria Elena Cassinelli

– Anche questa settimana sharing.school vi propone una nuova puntata dedicata alla scienza. Nell’articolo di oggi parleremo del fumo, ma non ci concentreremo solo sugli effetti dannosi. Iniziamo ponendoci una domanda: cosa accade nel momento in cui si smette di fumare?

Le crisi d’astinenza e i primi benefici

Sembra incredibile, ma dagli studi più recenti emerge che i primi benefici avvengano già dopo 20 minuti, anche se bisogna attendere 48 ore prima di poterli percepire.

Nell’arco di soli 20 minuti si può avvertire un senso di calore che si diffonde anche alle estremità degli arti, dovuto alla ristabilizzazione del battito cardiaco e della pressione sanguigna. Il fumo, infatti, tende a rilasciare adrenalina e norepinefrina, che causano l’accelerazione del battito cardiaco e la restrizione dei vasi sanguigni.
Dopo due ora si inizia a soffrire per l’astinenza da nicotina. Questa componente, infatti, favorisce il rilascio di dopamina e serotonina, due ormoni che danno un senso di benessere.
A partire dalle 8 ore il sangue inizia a ripulirsi dal monossido di carbonio che, legandosi all’emoglobina, limita la capacità dei globuli rossi di assorbire l’ossigeno.
Entro 48 ore le terminazioni nervose iniziano a ricostruirsi per via dell’eliminazione definitiva della nicotina. Le papille gustative cominciano a riacquistare sensibilità.
Dopo 72 ore si iniziano a percepire i sintomi peggiori legati all’astinenza da nicotina, quali nausea, crampi, attacchi d’ansia e di depressione.

Diminuisce il rischio di contrarre malattie cardiache e respiratorie

Allo scadere di un mese diminuisce il rischio di sviluppare alcune tipologie di cancro, malattie cardiovascolari e il diabete. Infatti, la nicotina tende ad ostacolare il funzionamento dell’insulina, che regola i livelli di glucosio presenti nel sangue.
Tra i 3 e i 9 mesi i polmoni iniziano a ripulirsi e a riformarsi. La capacità respiratoria migliora notevolmente, mentre la tosse cessa del tutto.
Dopo un anno si dimezza il rischio di sviluppare malattie cardiache.
Entro i 10 anni si dimezza, la possibilità di contrarre un tumore ai polmoni e dopo 15, il rischio di infarto diventa pari a quello di coloro che non hanno mai fumato.

Smettere per ricominciare a vivere

Ovviamente, i miglioramenti possono variare da persona a persona, a seconda della quantità di tempo trascorso a fumare. Ad esempio, è probabile che i fumatori più accaniti non riacquistino mai più la capacità di percepire i sapori. Risulta, quindi, evidente l’importanza di smettere di fumare il prima possibile, onde evitare di causare danni irreparabili al nostro organismo. Senza contare le persone danneggiate dal fumo passivo per l’incuria di molti fumatori. Smettere è estremamente difficile, così come lo è qualsiasi altro tipo di vizio, ma il primo passo per poter ricominciare a vivere è proprio ammettere i propri errori e le proprie debolezze e chiedere aiuto.

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