#IConflittidelVenerdí/ quali sono le vere cause delle guerre?

di Vesselin  Adriano Torrero

– In questo articolo non ho intenzione di trattare un conflitto in particolare ( ve ne sarebbero ancora tanti da raccontare in questa rubrica) ma vorrei analizzare le cause che maggiormente hanno contribuito allo scoppio di guerre lunghe e sanguinose, che hanno causato morte e distruzione.

L’economia regna sovrana

Già nei precedenti articoli ho ribadito quanto il fattore economico incida in modo significativo sulle decisioni delle maggiori potenze mondiali – in ambito di politica estera- , fra cui USA, Francia e Gran Bretagna, per quanto riguarda il fronte occidentale, e la Russia per quello orientale.

Vi siete mai chiesti cosa ci sia veramente dietro una “missione di pace” in Paesi come Iraq o Afghanistan? Da parte di queste superpotenze non vi è alcun intento umanitario, ma esse sono spinte solamente da interessi economici. È forse un caso se la Prima Guerra del Golfo è scoppiata quando Saddam Hussein ha invaso il Kuwait, alleato degli USA ed importante fornitore di petrolio? In seguito hanno giustificato la condanna a morte del dittatore come un passo in avanti per la libertà nel Medio Oriente, lasciando una nazione senza una guida sicura e generando, di conseguenza, i primi nuclei terroristici che poi si sarebbero uni ti nell’Is. Perché nessuno dice nulla riguardo a ciò che succede in Tibet? Troppo rischioso inimicarsi una potenza emergente come la Cina…

Il mondo si rivela quindi come Marx pi di 150 anni fa lo aveva descritto in “Il Capitale”, affermando che l’economia è ciò su cui si fonda la politica, il pensiero e le arti un’intera epoca e non sicuramente il contrario.

E’ inoltre necessario sapere che chi trae un guadagno da questi conflitti sono solo i produttori di armi ed i loro interessi sono così grandi che un capo di stato non potrebbe prendere una qualsiasi decisione senza il loro appoggio. Noi cittadini, al contrario veniamo considerati solo come dei piccoli fantocci che non valgono assolutamente nulla se non il nostro voto alle elezioni.

Quali sono le nostre aspettative?

Come fare per impedire questi massacri nelle zone più disparate del mondo?

Ormai noi occidentali ci siamo cimentati in un nuovo colonialismo alla ricerca di petrolio, gas naturale e materie prime, mostrando ancora una volta il nostro “cuore di tenebra” conradiano.

Di fronte a tutto questo scempio una persona potrebbe cadere nel nichilismo o isolarsi nel proprio orticello, per mezzo di una nebbia che nasconde “le cose lontane”, come direbbe Pascoli, oppure sfocerebbe ancora nel Superuomo Nietzscheano.

Le contraddizioni degli occidentali

Ultimamente i “portatori di pace” statunitensi hanno testato la bomba non atomica più potente al mondo in territorio afghano (pur non avendo causato morti fra i civili, sono riusciti a distruggere una rete di buncker e gallerie degli jihadisti); molto semplice testare armi di distruzione di massa lontano da casa propria (come è già avvenuto con l’atollo Bikini nel Pacifico, disintegrato per una prova della famigerata bomba nucleare).

Riflessione

Cosa ne pensate? Riusciremo a risollevarci da questa condizione oppure saremo destinati a rimanere degli impassibili osservatori? A noi la scelta.

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