Mostra al Ducale/ la chiave per comprendere Warhol

di Alice Bafico –

A trent’anni esatti dalla scomparsa di Andy Warhol, Palazzo Ducale apre la stagione 2016/2017 con una mostra a lui dedicata per capire – o quantomeno tentare di farlo – il controverso artista che segnò un’epoca.

COSA POSSIAMO TROVARE
La mostra presenta circa 170 opere tra tele, disegni, polaroid e sculture provenienti da collezioni private o musei, sia italiani che stranieri. Il percorso si struttura su sei linee conduttrici:
– le icone, come la serigrafia di Marilyn Monroe o quella dedicata a Jacqueline Kennedy, raffigurata prima dell’assassinio del Presidente Kennedy e al funerale dello stesso
– i ritratti di molti volti noti, fra cui anche personaggi italiani come Giorgio Armani, simbolo della moda italiana
– i disegni, le prime opere realizzate da Warhol in età giovanile ma anche schizzi preparatori a opere ben più note, come la serigrafia di Mao
– il rapporto con l’Italia, importantissimo per la sua formazione a metà degli anni ’50
– la comunicazione, i messaggi e gli stessi pensieri di Warhol sono riscontrabili in molte serie, come la Electric Chairs contro, appunto, l’utilizzo delle sedie elettriche
– la pubblicità, grande costante nelle opere di Warhol che divenne noto al pubblico per una serigrafia delle scarpe Puma
– le polaroid, le fotografie istantanee scoperte negli anni ’70 utilizzate da Andy Warhol per immortale celebrità e paesaggi; Warhol si portava sempre dietro ben due polaroid nonostante andassero un po’ contro la serigrafia.

IL PRIMA E IL DOPO WARHOL
Così come nella musica c’è un ante e un post Beatles, allo stesso modo nell’arte c’è un prima e un dopo Andy Warhol. E’ stato capace di intuire i cambiamenti che la società stava per affrontare, l’unione delle opere d’arte con le merci e, di conseguenza, il consumismo.
Nella Factory, la sede da lui fondata nel 1963 a New York, non si faceva solo arte ma anche musica, cinema, editoria e Warhol si appassionava sempre di più alla novità della televisione.
D’altronde, con Warhol si apre l’epoca dell’arte contemporanea così come ancora è intesa oggi.

LA SCATOLA BRILLO
Quest’opera fa parte di una serie serigrafica stampata su legno realizzata nel 1964, manipolata in modo da simulare la scatola fatta a macchina. La grafica pubblicitaria e la confezione industriale mirano a prendersi gioco delle difficoltà della “Grande Arte”; la forma cubica – in arte da sempre associata allo studio del nudo – è una parodia dell’arte moderna e dei suoi problemi sulla ‘forma’ e lo ‘stile’; i colori utilizzati – il bianco, il rosso e il blu – sono gli stessi della bandiera americana, che Warhol sceglie come critica al consumismo americano.

PERCHE’ VISITARE QUESTA MOSTRA?
Se si vuole comprendere meglio le opere un po’ ambigue e – all’epoca – rivoluzionarie, di uno degli esponenti maggiori del secolo scorso, trovarne il significato nascosto e ciò che ne ha portato alla realizzazione è decisamente la mostra giusta alla quale andare.
Nel prezzo – 13 euro il biglietto intero, 11 il ridotto – è compresa anche l’audio-guida che introduce ognuna delle sei parti in cui è stata divisa la mostra e spiega più nel dettaglio una ventina di opere, fra cui il Dollar Bill e la celebre zuppa Campbell.

Inoltre, vi sono vari laboratori e visite guidate destinate alle scuole di ogni ordine e grado, fra cui CLASSICO CON BRIO, una proposta di reinterpretazione grafico-pittorica di alcuni grandi classici, lo stesso metodo utilizzato da Warhol nella realizzazione della serigrafia L’Ultima Cena, di Da Vinci.

Se con questo articolo siamo riusciti a convincerti a vistare questa esibizione, affrettati ad andare perché domenica 26 febbraio Warhol lascerà il posto all’organizzazione di un’altra mostra d’arte, quella di Amedeo Modigliani, che sarà aperta al pubblico dal 16 marzo.

Per prenotare:
telefono 0108171604

Vuoi sapere cos’altro ha in serbo Palazzo Ducale per quest’anno? Palazzo Ducale, tu che mostra scegli?

San Valentino è alla porte e non hai ancora scelto quale film vedere? 10 film per prepararsi al giorno più romantico dell’anno

Oppure sei troppo in ansia per l’imminente uscita delle pagelle di fine quadrimestre da non riuscire a pensare ad altro? In arrivo le pagelle, quanto dovremo ancora aspettare?

 

Mostra al Ducale/ la chiave per comprendere Warhol

A viaggiare… si impara