Le guerre non spengono il genio dell’uomo

di Alice Bafico e Nicolò Soricelli

– Anche nei momenti più bui della storia dell’uomo, la scintilla del genio è viva più che mai.
Lo dimostrano le decine di prodotti e idee sviluppati in tempo di guerra, innovazioni nate per esigenze militari e che successivamente hanno trovato applicazioni e successo anche nella vita di tutti i giorni.

Anche la guerra richiede quotidianità 

Internet è l’esempio per eccellenza. Durante la Guerra Fredda, ARPA, un’agenzia statunitense, per garantire le comunicazioni militari in caso di attacco ha sviluppato un sistema di reti di telecomunicazione. Anche Motorola, nata nel 1928 ma diventata famosa durante la seconda guerra mondiale, proprio perché era una delle più importanti aziende produttrici di apparecchi ricetrasmittenti.

Anche diversi prodotti di uso quotidiano sono nati duranti la guerra, come la carne in scatola, le verdure sott’olio o le giacche senza bottoni ma con le zip. Prodotti utili, quasi essenziali durante quel periodo nero. Durante la guerra sono nate anche numerose aziende come le caramelle M&M’s. Queste caramelle di cioccolato colorate durante la seconda guerra mondiale sono diventate lo snack preferito dai soldati americani. Inoltre anche  Ray-Ban, i famosi occhiali da sole, sono nati come oggetto per i soldati, così come i famosi coltellini svizzeri Victorinox.

La Ferrero: i dolci nati nel buio post-bellico

Il 25 aprile è la data scelta per ricordare la liberazione italiana dal fascismo e dal nazismo: il termine effettivo della guerra sul territorio italiano si ebbe solo il 3 maggio, ma è il 25 aprile il giorno storico che tutti gli italiani ricordano e festeggiano. Eppure, vi siete mai chiesti cosa vissero, cosa provarono e pensarono gli italiani nei giorni a seguire la fine della guerra? La gioia, la felicità, quel senso di tranquillità che si temeva ancora fosse solo un sogno, mischiati alla consapevolezza che si dovesse ricominciare in qualche modo. Stremati dalla guerra, dal dolore delle perdite, dalla salute precaria eppure motivati a ripartire, a mettere in sesto le proprie vite, a rinascere.

Fu proprio nel dopo guerra che nacque una delle industrie italiane più note al mondo: la Ferrero. Fondata ufficialmente da Pietro Ferrero nel 1946 in Piemonte, la piccola azienda era attiva già dal 1942 in un laboratorio dolciario di Alba, dove vennero creati la pasta gianduia, che riscosse molto successo nella zona, permettendo alla famiglia Ferrero di farsi conoscere.

La determinazione che smuove le realtà

Come abbiamo potuto notare, le tremende Guerre che hanno afflitto il ventesimo secolo non sono riuscite a fermare l’ingegno dell’uomo, inarrestabile quando si batte per ciò in cui crede davvero. La determinazione di un uomo che si batte per il proprio progetto, ideato con passione e sogni, rende lo scenario in cui ci si trova effimero: neanche la crudeltà e la violenza della guerra possono impedire all’uomo di pensare, ideare, fare.

Probabilmente, immergersi in un lavoro, specialmente se ci si crede fermamente, consente non solo di “dimenticarsi” della situazione sociale o familiare in cui ci si trova, ma permette anche di trovare in questa via di fuga dal mondo, un modo per cambiarlo, per vederci anche dei lati positivi, per continuare a credere che cambiare è possibile.